Per gli antichi Romani il giuramento costituiva un impegno irreversibile di fronte alla divinità. Esso implicava un rapporto di fiducia reciproca tra persone. Che non poteva essere tradito senza lo scotto di una punizione umana e divina.
Uno storico greco del Il secolo a.C., Polibio di Megalopoli, ammiratore dei Romani e dei loro costumi, scrive nelle Storie (VI 56, 6 sgg.) che «lo stato romano si distingue in meglio soprattutto nella concezione degli dei», ma aggiunge: «credo anzi che a mantenere unito lo stato romano sia proprio un aspetto...