Neppure con il nuovo governo Meloni gli sbarchi di disperati e migranti sulle coste italiane si sono arrestati. Lo dicono i numeri, che continuano a raccontare un dramma che, a dispetto di tanti buoni propositi, continua a pesare soprattutto sull’Italia che – assicura la vulgata progressista – deve accogliere chiunque, pena la violazione della “legge del mare”.
Sul Timone di gennaio, l’autorevole giurista Pietro Dubolino – Presidente di sezione a risposo della Corte di Cassazione – dimostra, checché ne dicano le Ong, che quanti invocano la “legge del mare”, spesso, lo fanno a proposito o mentendo sapendo di mentire. Invece Anna Bono, già ricercatore di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, chiarisce il grande equivoco che spesso sta dietro la stessa parola «migranti»…
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