«E così, tutto d’un tratto, ci ritroviamo a votare. Nessuno (beh, quasi nessuno) rimpiange la fine improvvisa della peggiore legislatura della nostra storia. Tempi e modi del tutti a casa avevano il sapore delle cose che devono accadere comunque, anche contro la volontà di molti. Ma perché è andata così?». Si apre con questa domanda la nuova rubrica Transatlantico che avvia la collaborazione con Il Timone di Mauro Mazza, già direttore del Tg2 e di Rai1.
Cosa aspettarsi ora dalle urne del 25 settembre? Secondo la giornalista Maria Giovanna Maglie e il sondaggista Fabrizio Masia, la spunterà chi assicurerà risposte a sicurezza, caro bollette e tasse. L’ideologia non conta più, ma sui valori in un certo senso si può ancora puntare.
Fabio Dragoni e Germano Dottori dalla colonna delle loro rubriche guardano alle elezioni dal punto di vista del mondo economico e della politica estera.
E i cattolici? Come un panda in estinzione, restano ai margini del dibattito… il direttore Lorenzo Bertocchi però si mette nei panni di un italiano con la matita in mano e nell’editoriale del numero offre alcuni criteri concreti (non solo principi) su come esercitare il diritto/dovere di voto…
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