L’Italia dei mille comuni è l’Italia dei campanili a dire l’inscindibile legame tra il municipalismo italico e la presenza capillare e millenaria della Chiesa su tutto il territorio della Penisola.
Il modello municipale, che si tratti d’una vera e propria città o d’un piccolo borgo, definisce l’animo italiano come fortemente radicato in una comunità locale dall’identità propria ben definita fatta di usi e costumi, tradizioni, dialetto, devozioni particolari, cibi e vini, persino tratti caratteriali e fisici modellati dai secoli.
Questo particolarismo municipale tipico del nostro Paese non solo è cresciuto nei secoli cristiani, ma dal Cristianesimo ha tratto linfa vitale.
In questo dossier Samuele Cecotti racconta la storia dei comuni italiani sottolineando il ruolo della Chiesa nel loro sviluppo, quello dei frati domenicani e francescani. Nell’intreccio tra “piazza, bottega e altare” ci accompagna Luigi Piras che racconta le vicende di Omobono da Cremona e san Bernardino da Siena.
Questo modello dei 1000 comuni ha favorito lo sviluppo economico italiano fondato sulle piccole imprese? Perché quel modello soffre? Come e se farlo ripartire? Sono domande che abbiamo rivolto al professor Giulio Sapelli.
Vi raccontiamo così il caso della regione Molise che ha deciso di aprire un bando per chi vuole trasferirsi in uno dei suoi comuni sotto i 2000 abitanti: 700 euro al mese per cinque anni a chi prende residenza e contribuisce all’economia locale. Hanno chiesto informazioni in 22.000…
Se nel mondo trionfa il modello delle megacities oltre i 10 milioni di abitanti, scrive lo statistico Roberto Volpi, il nostro modello regge ancora. Un originalità da…
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