La Polonia nutre per la Madonna Nera una devozione intensa e secolare, la più famosa e venerata è quella custodita nel santuario di Czestochowa, basilica minore e meta di pellegrinaggio da tutto il paese, in particolare per la festa liturgica che cade il 26 agosto. I fedeli raggiungono la meta a piedi con itinerari lunghi anche centinaia di chilometri; lo stesso giovane Karol Wojtyła lo affrontò nel 1936. Per il popolo polacco la Beata Vergine Maria rappresentata in questa icona, che la tradizione attribuisce allo stesso San Luca evangelista, è la protettrice della Polonia dagli attacchi stranieri e simboleggia la resistenza contro gli invasori. L’icona custodita a Czestochowa è famosa anche per i due lunghi sfregi che riporta sulla guancia destra, inferti nel XV secolo dagli eretici Ussiti (riparati ma volutamente riprodotti per ricordare l’evento e la devozione che da allora è andata crescendo in modo esponenziale).
Un’altra icona della Madonna Nera di Jasna Gora oggetto di venerazione è quella custodita nell’Arcicattedrale di Łódź, una città al centro della Polonia. Come si legge sul sito cattolico in lingua tedesca kath.net «dal 13 dicembre di quest’anno, dall’occhio destro (dell’icona) […] sembrano sgorgare lacrime. In ogni caso, in questo giorno, i fedeli hanno scoperto il presunto miracolo e hanno registrato il flusso di lacrime con la fotocamera del cellulare. Almeno fino al 18 dicembre il fiume di lacrime è continuato. I sacerdoti dell’Arcicattedrale hanno osservato l’evento, verificato che non si trattava di un’illusione ottica e hanno permesso ai fedeli di scattare foto e filmati, alcuni dei quali sono già stati pubblicati su Internet».
Immediatamente dopo che la notizia è stata riferita dalla TV locale Łódź-TVP, i fedeli si sono spontaneamente organizzati per veglie di preghiera ininterrotte davanti all’icona che, testimoniano molti di loro, continua a mostrare il fenomeno della lacrimazione: «Invece di asciugarsi, l’occhio destro della Madre di Dio si inumidisce ripetutamente nella regione della pupilla e scorrono lacrime acquose».
La posizione della Chiesa in merito a questo fenomeno è come sempre di massima prudenza; finora infatti «non c’è stato alcun commento ufficiale da parte dell’arcidiocesi di Łódź; Probabilmente aspetteremo e vedremo se sarà convocata una commissione d’inchiesta. Anche Radio Niepokalanow mette in guardia da conclusioni affrettate: “Qual è la natura del fenomeno? Naturalmente non abbiamo intenzione di speculare sull’origine soprannaturale di questo fenomeno e quindi di anticipare la decisione che dovrà prima essere presa e annunciata dalla Chiesa».
In attesa che ne venga verificata l’autenticità, ogni fedele può lasciarsi interrogare dal significato del pianto della Madre di Dio e nostra. Come per ogni creatura umana, e come per lo stesso Gesù durante la sua vita terrena, il pianto è segno espressivo di commozione e partecipazione intensa per i pericoli e le sofferenze che possono colpire soprattutto le persone amate. Se Maria piange è sempre innanzitutto per richiamarci all’amore di Dio Padre, a una conversione più radicale, a una vita di preghiera e amore per il prossimo. Nella sua perfetta beatitudine partecipa con amore materno trasfigurato da Dio a tutte le nostre vicissitudini e si prodiga in ogni modo perché ogni suo figlio sia salvato.
Che il fenomeno della lacrimazione possa essere segno profetico di grandi tribolazioni non ci deve distrarre dal principale monito, valido sempre: ogni istante della nostra esistenza personale è teatro del grande dramma della nostra salvezza. Ogni ora, con la sua grazia particolare, ci mette davanti alla possibilità di rispondere alla chiamata di Dio o di respingerla, di assecondare lo Spirito che ci attira al bene o il nostro egoismo che ci porta altrove, e alla fine lontani da noi stessi e dal nostro vero compimento. In attesa che la Chiesa si esprima sulla natura soprannaturale e divina del fenomeno, la rigorosa semplicità dell’icona mariana continua a chiedere con voce muta che il dolore della Madre non sia ignorato, che la sua fretta di salvarci non rimanga vana.
Per ogni tipo di pericolo, in fondo, anche se gli scenari internazionali volgessero al peggio e se le tensioni in Europa e nel mondo portassero a nuovi focolai di conflitto, la preghiera fiduciosa, i sacramenti e l’obbedienza alla volontà del Padre restano la sola via percorribile. In un’altra famosa apparizione mariana dei tempi moderni, quella a Parigi in Rue du Bac, alla vigilia dei gravi tumulti che avrebbero sconvolto la città e il mondo di allora, la Madonna, che pure pianse anche in quella occasione, disse alla giovane veggente di avere fiducia, proprio quando tutto sarebbe sembrato crollare. E le grazie arrivarono innumerevoli e continuano a piovere proprio grazie alla devozione che da quelle apparizioni prese vita.
Sia il popolo polacco, sia tutti i credenti del mondo, possono dunque conservare la pace del cuore e la fiducia anche ora che i pericoli si affollano da ogni lato, facendo proprio le parole della Vergine della medaglia miracolosa: «Verrà il momento in cui il pericolo sarà talmente grave, da far credere che tutto sia perduto. Figlia mia, tutto il mondo sarà nella tristezza. Ma abbiate fiducia! Proprio allora io sarò con voi; avrete modo di riconoscere la mia visita». (Foto: Screenshot, Apostel der Endzeit, YouTube)
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