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21.12.2024

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«Per vivere la gioia dell’Avvento bisogna purificarsi dal peccato»
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17 Dicembre 2024

«Per vivere la gioia dell’Avvento bisogna purificarsi dal peccato»

«L’Avvento è un tempo di attesa, ma di gioiosa attesa, perché attendiamo la nascita di Gesù Cristo, uomo e Dio, il Messia atteso dalle genti, che è anche il Salvatore degli uomini e del mondo intero. Ci sono molti motivi per gioire di questa attesa. Apriamo il cuore allo Spirito Santo, perché cresca in ciascuno di noi l’attesa, ma si trasformi in un atteggiamento attivo nella nostra vita cristiana personale, familiare e sociale». Inizia così la notevole omelia tenuta dal Nunzio Apostolico, l’Arcivescovo Dr. Nikola Eterović il 15 dicembre 2024 a Berlino e pubblicata integralmente da Kath.net  Un discorso spirituale e concreto al tempo stesso, in cui l’Avvento è sicuramente considerato il tempo dell’attesa gioiosa, ma anche della preparazione, nella vita di tutti i giorni alla venuta di Gesù.

Eterovic, infatti, sottolinea come il modello di vita proposto da Gesù non sia assolutamente irrealizzabile: «Possiamo distinguere una dimensione professionale da quella più spirituale nel suo invito. Colpisce la semplicità della proposta di Giovanni Battista, che non pone pretese straordinarie ai suoi interlocutori che si preparano al battesimo nel Giordano. Ai pubblicani, che non erano graditi al popolo perché riscuotevano le tasse per la potenza occupante di Roma, disse: “Non chiedete più di quanto è prescritto” (Lc 3,13). Ai soldati che erano tentati di abusare della loro forza militare, egli esigeva: “Non maltrattate nessuno, non ricattate nessuno, accontentatevi della vostra paga” (Lc 3,14).

Alla folla che lo interrogava, egli diceva: “Chi ha due vesti, ne dia una a chi non ne ha e chi ha da mangiare faccia altrettanto” (Lc 3,11). Questo appello alla solidarietà è accompagnato dall’esortazione alla giustizia. Si rivolge a tutti. Siamo tutti chiamati a praticare la giustizia, il che significa lavorare in modo onorevole, rifiutando ogni forma di corruzione e astenendoci dai piccoli e grandi abusi di potere».

Per riuscire a rispondere a questi inviti, tuttavia, afferma il prelato, noi cristiani abbiamo bisogno di un’adeguata preparazione spirituale che parte dal riconoscere la signoria di Cristo, come ha fatto Giovanni Battista che ha saputo indicare in Gesù la via della Salvezza. «Giovanni Battista ci offre un esempio di umiltà. Senza esitazione riconobbe di non essere il Messia, ma semplicemente il suo precursore, dicendo significativamente: “Io ti battezzo con acqua. Ma viene qualcuno che è più forte di me, e io non sono degno di sciogliere i lacci dei suoi sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Lc 3,16) ».

Il battesimo del Messia annunciato da Giovanni, nello Spirito Santo, prosegue Eterovic, è l’unico a garantire la Salvezza perché «solo Gesù può perdonare i peccati. Solo il Signore poteva istituire il sacramento della riconciliazione e affidarlo alla Chiesa. Perciò, nel prepararci alla sua venuta, apprezziamo e accogliamo il grande dono del sacramento della Penitenza e della Riconciliazione che la Chiesa ci offre, specialmente in questo tempo di Avvento».

Il Natale, dunque, non dev’essere vissuto con un’allegria superficiale, perché l’unico modo per raggiungere la vera gioia dell’Avvento, «è purificare il nostro cuore da ogni peccato, specialmente da quelli che mettono seriamente in pericolo il nostro rapporto con il Dio uno e trino, come il peccato grave o addirittura il peccato mortale se ci priva della grazia divina. La vera gioia del Natale, ha concluso Eterovic, «è accogliere la grazia dello Spirito Santo nel sacramento della Riconciliazione, nella preghiera e nelle opere di ascesi e di carità». (Foto: Screenshot, Film Razgovor – The Conversation, YouTube)

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