Oggi, dal 1984, il 27 novembre si celebra la beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa, come recita la supplica «proprio nel giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia». La novena perpetua di norma si tiene ogni sabato, o almeno il 27 di ogni mese, con la recita integrale del rosario: tre corone, almeno fino all’introduzione dei misteri luminosi, voluti da Giovanni Paolo II nel 2002, poiché i 15 misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi corrisponderebbero ai 15 anelli che la Madonna portava durante l’apparizione a suor Caterina Labouré, giovane novizia delle Figlie della Carità.
La Vergine ha scelto la Francia in un momento convulso della sua storia per portare speranza a un popolo affamato di Gesù. Ciò che Maria le disse nella prima apparizione in Rue du Bac, il 19 luglio 1830, lo lasciò per iscritto santa Caterina Labouré nel 1876 poco prima di morire: «Dio vuole affidarti una missione; ti costerà lavoro, ma la vincerai pensando di farlo per la gloria di Dio». Inoltre, la Vergine ha detto che «i tempi sono molto calamitosi» e che «il mondo intero sarà afflitto da calamità di ogni tipo». Per questo, chiedeva: «Venite ai piedi di questo altare, dove si prodigheranno grazie a tutti coloro che le chiedono con fervore; a tutti, grandi e piccoli, ricchi e poveri».
La Madonna apparve una seconda volta a santa Caterina Labouré presso la Rue du Bac a Parigi il 27 novembre del 1830, di sabato vigilia della prima domenica di Avvento, vestita di un abito di seta bianca con il mondo tra le mani, stringendolo all’altezza del cuore. L’immagine era racchiusa in una cornice ovale, come se si delineasse la forma di una medaglia, contornata da una scritta dorata: «O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi». Poi la cornice ruotò su se stessa e apparve la lettera “M” sormontata da una croce e, sotto, due cuori: quello di Gesù circondato dalla corona di spine, l’altro di Maria trafitto da una spada.
La Vergine pronunciò le seguenti parole: «Fate coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia…». Riguardo i raggi che provengono dalle mani di Maria, la Vergine stessa rispose: «Sono il simbolo delle Grazie che io spargo sulle persone che me le domandano». Le prime medaglie furono diffuse nel maggio 1832 e i frutti non si fecero attendere.
Da quel momento, alla Medaglia Miracolosa vengono attribuite numerose conversioni e guarigioni. Quello stesso anno, durante una grave epidemia di colera a Parigi, è il suo direttore, senza parlare con Caterina, che convince l’arcivescovo a coniare le medaglie, distribuite in seguite dalle suore della Carità. Nel 1838 il Papa autorizzò i fedeli a portare queste medaglie. Nell’autunno del 1834 c’erano già più di 500.000 medaglie, e nel 1835 più di un milione in tutto il mondo. Nel 1839, la medaglia si era diffusa in tutto il mondo fino a raggiungere più di dieci milioni di copie.
Di seguito i simboli che compongono la Medaglia miracolosa (importanti da tenere conto anche per evitare spiacevoli false copie). Il dritto: Maria calpesta il serpente perché sconfigge Satana. I raggi sono la grazia di Dio che arriva per la Vergine. Santa Caterina disse: «Le sue dita si riempivano di anelli con pietre preziose, quale più bella. Emettevano raggi che uscivano dalle perle maggiori in fasci più grandi e si diffondevano sempre di più. Da quelle piccole uscivano raggi più sottili verso il basso».
Il rovescio: il Cuore di Gesù, acceso nel fuoco del suo amore e coronato di spine, ricorda la sua Passione e Morte. Il cuore trafitto da una spada è quello di Maria, secondo la profezia di Simeone. Entrambi soffrono per coloro che non ricevono il loro amore. Le dodici stelle, come quelle della Donna dell’Apocalisse, rappresentano le 12 tribù di Israele e i 12 apostoli: Antico e Nuovo Testamento. La “M” di Maria e la Croce sono legate da un altare: l’Eucaristia, in cui Gesù è presente, attualizza il sacrificio di Cristo sulla croce, ai cui piedi era, ed è sempre, sua Madre.
Alla morte di suor Caterina, nel 1876, erano già state coniate più di un miliardo di medaglie. La vita della Santa dopo le apparizioni fu discreta e nascosta, visse il suo rapporto privilegiato con Maria con riservatezza e solo dopo molto tempo si venne a sapere che era stata la Vergine stessa a richiedere la coniazione della Medaglia il 27 novembre del 1830. Visse quarantasei anni in un manicomio alla periferia di Parigi, occupandosi sempre dei lavori più umili. Solo il suo direttore spirituale sapeva che era proprio Caterina la veggente. Fu così fino a poco prima della sua morte, quando lo rivelò alla sua superiora.
Tra le tante storie di grazie, guarigioni e conversioni dovute alla Vergine Miracolosa noto è il caso di conversione di Alphonse Ratisbonne. Si trattava di un ebreo francese, avvocato e banchiere che si convertì al cattolicesimo a Roma dopo l’apparizione della Vergine della Medaglia Miracolosa. Decise di entrare nella Compagnia di Gesù e successivamente nel 1848 fu ordinato sacerdote. Fondò, insieme a suo fratello Theodore, anch’egli convertito e sacerdote, la congregazione di Nostra Signora di Sion per la conversione degli ebrei al cattolicesimo.
Per approfondirne meglio la storia della Medaglia Miracolosa e conoscerne la devozione, il Timone ha da anni pubblicato un libro di Rosanna Brichetti Messori (1939-2022) – che in questi giorni è soggetto a uno sconto particolare di cui conviene approfittare, come anche l’abbonamento – in questi giorni in sconto speciale – alla nostra rivista. (Fonte: Screenshot Tv2000 – YouTube/Pexels.com)
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl