L’Associazione delle Famiglie Numerose di Madrid ha lanciato una campagna pubblicitaria, attraverso un video che si può trovare anche su YouTube, per promuovere il tasso di natalità e smascherare tutte le tipiche scuse addotte per rimandare l’esperienza della paternità e della maternità, attraverso lo slogan che compare alla fine di ogni scena e che suona come un avvertimento: «Alcune cose, se rimandate, si perdono per sempre».
Nel video viene usata anche l’espressione «hai finito il riso» per indicare che la fertilità ha una data di scadenza vera e propria a livello biologico. L’intento dell’iniziativa è anche quello di capire quali possano essere le ragioni che spingano a rifiutare la possibilità di creare una famiglia. Nelle varie scene del video, infatti, si presentano le scuse più comuni che vengono sollevate per rimandare la genitorialità, con l’affermazione ripetuta più volte: «Ti stanno fregando».
Questi falsi argomenti secondo l’Associazione delle Famiglie Numerose sono: «Prima devi sistemare la tua carriera professionale», «Ho bisogno di un po’ di risparmi», «I figli dopo, ora è il momento di viaggiare», «Prima devi comprare una casa», «È impossibile conciliare famiglia e lavoro», «I bambini costano troppo», «Tra qualche anno sarai più preparato» e «È un compito che più grande di te». D’altra parte, il video tocca anche il tasto dolente del vero nodo alla base di tutte queste scuse ovvero la mancanza di impegno, che si giustifica con scuse, con cui, sottolinea l’ Associazione delle Famiglie Numerose nel suo comunicato «si riesce solo a rimandare decisioni che poi si perderanno per sempre, come quella di avere figli».
Infatti, l’efficacia di questa campagna consiste proprio nell’aver colto il nocciolo della questione perché riporta il tema della natalità su binari culturali, mentre tanti – troppi – ne fanno una questione meramente economica, sbagliando prospettiva, come il Timone ha messo in luce anche sul suo numero di settembre (qui per abbonarsi) dedicato alla natalità. Se davvero, si vuole sconfiggere l’inverno demografico, è necessario, dunque, che l’Occidente faccia un’inversione di rotta e promuova, davvero, sotto l’aspetto culturale oltre che economico, l’idea che “avere figli è bello”, anziché continuare ad adottare misure che ormai da anni non fanno che contrastare la vita e la famiglia. (Foto: Facebook/Pexels.com)
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