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Come vivere la castità in un mondo ipersessualizzato
NEWS 9 Novembre 2024    di Manuela Antonacci

Come vivere la castità in un mondo ipersessualizzato

In un nuovo episodio di Red de Redes che ospita, su Youtube, momenti di catechesi e riflessione, promossi  dall’Asociación Católica de Propagandistas (ACdP), i sacerdoti Jesús Silva, Patxi Bronchalo e Antonio María Doménech affrontano il tema della castità come “habitus” che libera le persone e previene le dipendenze. Parlare di castità nel 21° secolo, in una società ormai satura di immagini e messaggi che banalizzano la sessualità, può sembrare esagerato e invece, si tratta di una sfida presa al volo dai sacerdoti influencer Antonio María Doménech, Jesús Silva e Patxi Bronchalo che in uno degli episodi del loro canale youtube hanno affrontano questo problema con un approccio attuale, e positivo.

Tanto per incominciare «La castità non è solo una serie di ‘no’; È un ‘sì’ alla dignità della persona e alla libertà», chiariscono subito nel loro video. I tre sacerdoti, infatti, evidenziano come, praticando questa virtù, si possa sperimentare e raggiungere una libertà interiore che va oltre ogni limite esteriore e umano. Inoltre suggeriscono di cominciare a sforzarsi di vedere l’altro non come un mezzo per soddisfare i propri desideri, un oggetto sessuale, perché «il vero amore non “cosifica” le persone». In questo modo la castità non è vissuta come una rinuncia, ma come uno “strumento liberatorio”, che rende appunto indipendenti dai bisogni della carne e dalla pornografia, nonché un’autentica difesa della dignità e del valore di ogni persona creata ad immagine e somiglianza di Dio.

I tre sacerdoti, nella loro catechesi, in cui usano uno stile giovane e fresco, non senza qualche battuta, mettono anche in guardia dal modo in cui la cultura ipersessualizzata che caratterizza la nostra società stia influenzando le nostre relazioni umane. Un’ipersessualizzazione che non colpisce solo adolescenti e giovani, ma anche gli adulti, tra i quali promuove atteggiamenti egoistici «che ci lasciano vuoti» riducendo «la sessualità a impulsi»: «Dobbiamo imparare a non lasciarci trasportare da questa cultura ipersessualizzata, che alla fine ci lascia svuotati».

Tuttavia non bastano gli sforzi umani, ma fondamentale è il potere trasformante dello Spirito Santo che può arrivare persino a ripristinare la purezza perduta: «Lo Spirito Santo ci aiuta a ripristinare la nostra verginità spirituale, a guarire le nostre ferite», spiegano. E sottolineano anche che la castità non è solo per i giovani, ma è una virtù che dev’ essere vissuta in ogni fase della vita come segno di rispetto per sé e per gli altri. «L’amore e il rispetto, se vissuti in modo autentico, danno senso alle nostre relazioni», concludono i tre sacerdoti di Red de Redes. (Fonte foto: Pexels.com)

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