martedì 5 novembre 2024
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di Alessandro Vergni
il Timone N. 244 di Novembre 2024

«È sempre più dura sfidare il mainstream»

L’inizio dell’avventura musicale di Enrico Ruggeri risale al 1972 quando, studente quindicenne del liceo classico Giovanni Berchet di Milano negli anni della contestazione studentesca, inizia a suonare in cantina con gli amici. Da lì non si è mai fermato e oggi, – oltre a due Festival di Sanremo, vinti nel 1987 con Si può dare di più (insieme a Morandi e Tozzi) e nel 1993 con Mistero – vanta molti premi, avendo ottenuto ben quattro volte il Premio Lunezia. Si tratta insomma di un vero e proprio mito vivente della musica leggera italiana.

Tuttavia, Ruggeri non è solo questo. Negli anni, infatti, ha saputo distinguersi come un artista dalle posizioni scomode e capace – come pochissimi altri, almeno in Italia – il politicamente corretto. Per questo motivo Alessandro Vergni, sulle colonne del Timone di novembre, ha fatto al cantante una lunga e ricca intervista, spaziando dalla cultura dominante all’eclissi del sacro, da aneddoti personali e considerazioni e spunti che tornano particolarmente utili a leggere il presente: e a smascherare le nuove forme di dittatura, invisibile ma non troppo.

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