Manca poco alla celebrazione del Congresso eucaristico nazionale che vedrà protagonisti gli Stati Uniti. Decine di migliaia di cattolici si stanno preparando per un pellegrinaggio dalle cifre sbalorditive: è dal 18 maggio che più di 100.000 pellegrini stanno girando il Paese nella direzione di quattro grandi colonne a forma di croce (María, Elizabeth Ann Seton, Juan Diego y Junípero Serra) lungo 6500 chilometri che confluiranno nel Congresso Eucaristico. Sia il pellegrinaggio che il Congresso fanno parte del cosiddetto Risveglio Eucaristico, un’iniziativa nata nel giugno 2022 dai vescovi americani per aumentare nei fedeli americani la devozione per l’Eucaristia. A latere sono emerse una serie di iniziative, dal film Jesus Thirsts: The Miracle of the Eucharist, a studi sociologici sulla credenza e la devozione eucaristica.
Questo evento vanta anche il caso di Marina Frattaroli, considerata la «prima convertita» del National Eucharistic Revival. A 26 anni, è una delle pellegrine del Sentiero di Elizabeth Ann Seton diretto a Indianapolis. Fino a poco tempo fa Marina partecipava di tanto in tanto alla Messa e considerava, da appassionata di arte, il cattolicesimo come la culla dell’arte gotica. La più piccola di tre sorelle, è cresciuta a Dallas in una famiglia presbiteriana. Gli municipi momenti di contatto che ha avuto con l’Eucaristia risalgono a quando accompagnava il nonno a Messa e quando si era ritrovata a rispondere una domanda sulla transustanziazione durante un esame universitario sulle ragioni della Riforma protestante.
Racconta che la sua prima introduzione al mondo cattolico è avvenuta all’università, «anche se non lo riconoscevo». Affascinata dall’arte gotica decise di iscriversi a un corso di storia della Chiesa antica, sperando di ritrovare negli studi una qualche conferma della propria esperienza presbiteriana, ma trovò «strano e scomodo» che la sua attenzione fosse sull’importanza della Vergine per i Padri della Chiesa o sui riferimenti all’assunzione della carne e del sangue di Cristo. Alla fine delle lezioni, era perseguitata da «una sensazione di disagio». Nel frattempo, era anche tormentata dai dubbi sulle posizioni degli altri cristiani in materia di morale sessuale.
In cerca di risposte iniziò a leggere la Bibbia. Durante la pandemia del Covid, rinchiusa in famiglia e immersa nei social media, scoprì conversazioni e dibattiti di cattolici su X che la spingeranno a riflettere sul rapporto tra tradizione, interpretazione delle Scritture e autorità della Chiesa. La giovane studentessa stava mettendo in relazione le sue nuove scoperte con ciò che già conosceva sul gotico e sul primo cristianesimo quando, dopo essersi imbattuta nel Revival eucaristico, ha trovato una pagina che spiegava gli insegnamenti della Chiesa sull’Eucaristia.
Sorpresa, pensava che l’Eucaristia andasse messa in relazione unicamente con il concetto di transustanziazione di cui aveva sentito parlare, ma non ne aveva mai approfondito il contesto devozionale, finché non scoprì l’importanza cruciale che ha nel cattolicesimo. Così racconta: «Ecco di cosa parlavano gli antichi cristiani. Ecco perché gli antichi cristiani erano accusati di essere cannibali, perché dicevano di aver mangiato la carne di Gesù. Ecco perché le cattedrali gotiche sono così sorprendenti, non solo perché sono bellissime case di culto, ma perché erano, di fatto, case che venivano costruite per Dio».
Il suo viaggio nella lettura della Bibbia ha avuto il suo punto più alto quando è arrivato al racconto dell’Ultima Cena. «È stato un po’ spaventoso», racconta, «sono stata una cristiana che ama Gesù… e ho avuto momenti molto intimi con Dio. Mi sono chiesta: “Come ho fatto a non accorgermi di questo, se è così vero? Devo lasciare la mia Chiesa? Sto per intraprendere questo grande viaggio che, se me l’aveste chiesto, probabilmente avrei detto “No”, perché non lo stavo cercando?». Convinta degli insegnamenti cattolici sulla Presenza reale, ha iniziato ad accompagnare il nonno a Messa con più partecipazione, è rimasta sorpresa nel vederlo inginocchiarsi e ha riconosciuto il gesto di riverenza verso l’Eucaristia, rendendosi conto che la fede cattolica faceva parte anche del patrimonio della sua famiglia.
Quando nel 2020 si trasferì a New York per studiare legge, si imbatté nell’autobiografia spirituale di santa Teresa d’Avila, che rinvigorì il suo interesse. Si rivolse così agli apostolati cattolici del campus della Columbia. E la primavera successiva prese la decisione di diventare cattolica. Due anni dopo, nel dicembre 2022, ha ascoltato «la catechesi più meravigliosa, profonda e impegnativa che si possa ricevere» tenuta dal sacerdote Roger Landry, responsabile dell’apostolato universitario e promotore del Risveglio eucaristico nazionale. Ricorda ancora la sua prima comunione come «uno dei giorni più felici» della sua vita. Cattolica da meno di un anno, Marina sta partecipando al pellegrinaggio da settimane, e dice di sentire «come se Dio le stendesse il tappeto rosso». Ha già attraversato Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Maryland, Columbia, West Virginia, Ohio e Indiana, e mancano poche ore all’arrivo a Indianapolis, il 14 luglio, dopo 1600 chilometri di cammino.
«All’inizio del viaggio, ho dovuto rivedere totalmente la mia idea di cosa fosse pregare davanti all’Eucaristia. Sono passata da “voglio andare più a fondo in questo mistero” a “che ciò di cui ho bisogno è semplicemente riposare, riposare con Dio, fidarmi di Lui più profondamente”», confessa dopo questa esperienza. «Questo evento ha cambiato la mia vita», commenta infine. Oggi, per Marina Frattaroli, l’Eucaristia «è un mistero prezioso e sconvolgente. Io sono una pensatrice e mi sorprende quando cerco di pensarci concretamente. Questa cosa che sembra pane è Dio. Gesù è qui, in questo furgone con me. Gesù mi nutre con la sua stessa carne: cose ovvie, ma sconvolgenti. Tutto ciò che si può fare è riposare alla sua presenza. I misteri sono troppo grandi per essere compresi e il dono della sua presenza è troppo bello per rinunciarvi». (Fonte foto: Facebook/Pexels.com)
Potrebbe interessarti anche