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Carolina del Sud in controtendenza, i cattolici aumentano initerrottamente dal 1987
NEWS 3 Luglio 2024    di Raffaella Frullone

Carolina del Sud in controtendenza, i cattolici aumentano initerrottamente dal 1987

In un tempo in cui sembra farla da padrona l’amarezza, in quell’Occidente sempre più dimentico dei suoi valori e delle sue radici, sempre più sedotto dalla secolarizzazione, dove le parrocchie si svuotano e i seminari faticano ad attrarre giovani disposti a giocarsi la vita, ci sono segnali che vanno in direzione opposta, ci sono semi di speranza, quelle minoranze creative grazie a cui la fede resiste, si tramanda di generazione in generazione, e non smette di essere feconda.

Siamo nella Carolina del Sud, poco più di cinque milioni di abitanti, 46 contee nella Bibble Belt, letteralmente la cintura della Bibbia, quella regione culturale degli Stati Uniti chiamata così per l’altissima percentuale di cristiani, molti dei quali protestanti evangelici, che la popolano. Quando lo Stato è stato fondato, nel 1820, i cattolici erano una minoranza, e tale sono rimasti fino all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, quando rappresentavano circa il 2% della popolazione. Ed è lì che c’è stata una sorta di turning point, la visita di Giovanni Paolo II, nel 1987.

Il National Catholic Register, che fotografa con un reportage l’inversione di tendenza, ricorda come il Papa, rivolgendosi a sessantamila persone radunate allo stadio, esortasse i presenti ad abbracciare la verità: «La verità su Dio, la verità sull’uomo e la verità sul mondo. Prego che attraverso la verità possiate servire l’umanità e sperimentare la vera libertà. Nelle parole di Gesù Cristo ‘Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi’».

È da quel momento, scrive il Ncr, che la Carolina del Sud ha visto la quota dei cattolici crescere e sfiorare il 10% della popolazione, si tratta di un aumento del 600% rispetto a 37 anni fa, oggi la diocesi di Charleston, la capitale , comprende 95 parrocchie, 32 missioni e 32 scuole. Lo scorso aprile oltre 1700 persone hanno partecipato ad una processione  per le strade in vista del Congresso Eucaristico. Non solo, anche i college e le università hanno visto aumentare la temperatura della fede, l’interesse, la partecipazione. E sono aumentate anche le messe, col crescere della domanda, come la legge del mercato insegna.

Un quadro che spinge le giovani famiglie cattoliche a trasferirsi in Carolina del Sud. Come hanno fatto i Billings, due coniugi che da Chicago, nel 2020, hanno fatto quello che non esitano a chiamare come un “salto nel vuoto”, decidendo di lasciare tutto soltanto per abitare in un contesto in cui fosse possibile vivere a pieno la propria fede e magari anche dare un contributo creativo nella nuova evangelizzazione. A loro lo Spirito un apostolato che viene dalla tradizione, a misura di famiglia, un Rosario mensile a casa loro, iniziato con qualche amico in salotto e ora arrivato ad attrarre ogni mese tra le 250 e le 350 persone che a volte si spostano di chilometri e chilometri per essere fedeli a questo momento di preghiera insieme.

Con questa vivacità non poteva che registrarsi anche una crescita delle vocazioni, a Charleston ci sono in questo momento 28 seminaristi, il numero più alto della storia recente nella diocesi, lo scorso anno sono stati ordinati due preti, e quanti altri verranno negli anni a venire? Perché il Signore semina anche in tempi difficili e in contesti faticosi, e se trova cuori accoglienti essi diventano fecondi e generano.

Che non si perda la speranza, dunque, forse qualche altra “Carolina” sta germogliando nel silenzio attorno a noi.

(Fonte foto: Pexels.com)

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