Ogni ora possiede la sua grazia unica e irripetibile: questa, secondo chi crede nel Dio che Cristo ci ha rivelato, è la sostanza del tempo della vita, abitato in ogni anfratto dalla Sua presenza. Possiamo dunque andare in vacanza tranquilli? Nel riposo dai ritmi sfrenati e a volte alienanti degli impegni quotidiani, mettiamo in pausa anche il lavoro per eccellenza, quello su noi stessi, per crescere spiritualmente, per conformare sempre di più la nostra vita alla volontà di Dio? Domanda retorica. «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro», è un invito che vale sempre, ancora di più nel tempo del riposo. Ciò che possiamo fare, allora, è cercarlo secondo modi nuovi, diversi dalle occasioni che la ferialità ci impone. Possiamo vivere le vacanze e il tempo libero come una benedizione e come una vera e propria ricreazione: a ricreazione si gioca, ci si diverte, si sta con le persone che naturalmente preferiamo, si fa merenda, qualcuno, i piccoli soprattutto, schiaccia un pisolino. Anche la vita spirituale del cristiano ha bisogno di momenti così; per molti la campanella è già suonata, per altri arriverà ad agosto, per tutti possono valere alcuni suggerimenti per vivere questo tempo particolare avvicinandosi ancora più profondamente a Dio.
1- VISITA UN SANTUARIO LOCALE
Se sei rimasto a casa, potresti mettere in programma di recarti in una chiesa o meglio ancora un santuario mariano della tua zona. Informati sugli orari, sulle celebrazioni, sulla devozione particolare legata al luogo. Visitalo con calma e curiosità, chiedi al Signore e alla Madonna di farti godere della grazia particolare che quel luogo custodisce e offre. Approfittane per scoprire quanta ricchezza di testimonianze, di arte e di devozione popolare sono placidamente accessibili a pochi passi dai luoghi che vivi ogni giorno con uno sguardo nuovo, alleggerito dalla pressione e dalla fretta che i tanti impegni quotidiani ci impongono.
2- FAI UN PELLEGRINAGGIO
Questo punto può essere corollario o motivazione del primo, oppure costituire un’esperienza a sé. Scopri se ci sono pellegrinaggi in programma nel periodo e nel luogo in cui sei in vacanza, lo stesso vale se resti a casa. Potresti anche mettere in conto uno dei grandi cammini che la tradizione cattolica ha tracciato nei secoli, da un viaggio in Terra Santa, al Cammino di Santiago, a quello a Roma, i tre principali pellegrinaggi della cristianità. Fare un cammino sulle tracce storiche della vita di Cristo e dei principi della Chiesa aiuta il fedele di ogni tempo, anche il nostro, a comprendere la potenza dirompente dell’Incarnazione, a considerare quanto la nostra fede sia ancorata a fatti, luoghi, parole e soprattutto testimoni che hanno attraversato la storia e si sono lasciati cambiare dall’annuncio del Vangelo. Fare un pellegrinaggio ci aiuta a capire che noi stessi siamo immersi in questo flusso ininterrotto, in una dinamica che sta ancora dispiegando tutta la sua potenza. Come ha detto il grande scrittore inglese amico di Tolkien, Clive Staples Lewis: «Non dimentichiamolo mai: noi siamo ancora i «primi cristiani». Le divisioni presenti tra di noi, deplorevoli e deleterie, sono, speriamo, malattie dell’infanzia: noi siamo ancora alla dentizione. Il mondo esterno, senza dubbio, pensa esattamente il contrario. Crede che noi stiamo morendo di vecchiaia. Ma l’ha creduto già molte volte.» (Il Cristianesimo così come’è, Adelphi, Milano, 1997, p. 265)
3- FAI ADORAZIONE EUCARISTICA
La presenza di Cristo nel sacramento eucaristico è il centro incandescente che attrae in modo irresistibile e e che spesso, nelle storie di conversione soprattutto quelle più radicali e repentine, ha un effetto dirompente sulle difese dell’anima che ancora non ha ceduto al suo amore. Il tempo del riposo, per chi è cattolico magari già da anni ed è cresciuto sentendo parlare di questo enorme mistero, rischiando forse di normalizzarlo troppo, può essere l’occasione per dedicare più tempo all’adorazione eucaristica. Ci sono chiese le cui comunità, religiosa e laica insieme, si sono impegnate per l’adorazione perpeuta, anche la notte, dunque. Potresti considerare di passare qualche ora notturna cuore a cuore con il Santissimo esposto, silenzioso e disarmato nella sua potenza che misteriosamente salva e guarisce il cosmo e la storia e metterti in ascolto. Vuole anche te, proprio te. L’universalità dell’amore di Cristo che la Chiesa ci rende accessibile significa paradossalmente che in questa storia nessuno vale l’altro, ognuno di noi vale per Dio l’offerta del Figlio.
4- DEDICA DEL TEMPO ALLA SACRA SCRITTURA
Sui social restano in tendenza le più diverse morning routine: dalla skin care, che impazza persino tra le giovanissime, quelle la cui skin, per intendersi, non avrebbe bisogno di altro che di una bella dormita, al risveglio muscolare. Potremmo approfittare delle vacanze per iniziare una nuova soul routine o una sorta di risveglio spirituale, un piccolo workout per familiarizzare con la Parola di Dio e lasciare che agisca quotidianamente nella nostra anima. Nella blogosfera cattolica esistono tante proposte: il vangelo in un minuto, dei buoni podcast di meditazione cristiana, brevi corsi di meditazione sulle scritture, o sempliemnte potresti prendere l’impegno di leggere le letture del giorno subito dopo la colazione. La fine della tua giornata, anzichè essere accompagnata dalla luce dello smartphone sulla faccia mentre scrolli reels o gli shorts di youtube, potrebbe chiudersi con la recita della Compieta, con o senza app dedicata.
5- TRASCORRI DEL TEMPO ALL’ARIA APERTA
«Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla», diceva Flaiano. L’etimologia del termine è la stessa della parola estasi. Approfittiamone, dunque, per lasciarci portare fuori da noi, contemplando la natura che esplode di colori, odori, suoni e bellezza conclamata, ringraziando il Creatore per ciò che ci dona. Siamo parte del creato e possiamo tornare a sentirci i suoi ammirati e grati figli e custodi. Possiamo mettere in programma qualche bella escursione, approfittando per restare in silenzio e trascorrere del tempo con il Dio significato in tutte le meraviglie della sua creazione.
6- ASCOLTA CATECHESI CATTOLICHE O LEGGI UN BUON LIBRO
Le risorse a disposizione sono davvero tante; ci sono attività durante le quali possiamo dedicare attenzione rilassata all’ascolto di contenuti di qualità. Tra le proposte che possiamo segnalare, ci sono le catechesi del Monastero Wi-fi, che trovate sul sito ufficiale, alla voce Capitoli generali, e il catechismo in Pillole a cura di Francesco Agnoli. Le catechesi del monastero sono anche diventate dei libri, editi dal Timone: al link trovate anche tutte le altre proposte di lettura.
7- METTITI AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ
Donare del tempo gratis, mettersi a disposizione di associazioni, centri estivi parrocchiali, enti che si occupano di soggetti fragili, magari particolarmente bisognosi e a rischio di solitudine proprio durante il periodo estivo, è un ottimo modo di impiegare il tempo del riposo. E sarà una fatica rigenerante, addirittura potrebbe aiutarvi a ridimensionare i vostri problemi o a rendervi conto che certi nodi si stanno sciogliendo da soli. Non è magia, non è il karma, è la natura umana toccata dalla grazia che reagisce così: donandoci, ci ritroviamo. Potrebbe esserci qualcuno a portata di pianerottolo o due numeri civici oltre il vostro che ha bisogno di aiuto o compagnia: perché non provare a farsi avanti? Spesso ci sono storie e persone dolorose a pochi passi da noi e sarebbe bello farsi strumento dell’amicizia di Dio per chi si sente, a volte comprensibilmente, abbandonato anche da Lui.
8- REGALA IL TUO TALENTO
Perché non unirti a qualche gruppo presente in parrocchia per mettere a disposizione qualche tua competenza o capacità? Sai suonare, cantare, creare video, inventare storie o alleni una squadra di pallavolo? Fallo gratis. Non c’è un gruppo che potrebbe usufruire di questa risorsa? Potresti considerare l’idea di avviarne uno. (Fonte foto: Pexels.com)
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