La nuova Europa dopo il 9 giugno sia basata su una rifondazione antropologica, che connetta vita e vitalità, scommettendo sull’’ «uomo tutto intero», come diceva papa Wojtyla. Questo il leit motiv nella presentazione, tenutasi ieri presso la sede romana del Parlamento Europeo, del volume “La questione antropologica nelle politiche europea” a cura di Domenico Menorello, Benedetto Delle Site e Maurizio Sacconi, che ospita una vera e propria Agenda Europea tratteggiata dalle associazioni del network “Ditelo sui tetti”, in occasione del rinnovo delle istituzioni dell’Unione, a cui è giunto anche un preciso messaggio da parte del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha ringraziato le associazioni di essere “pungolo” per la politica.
L’Agenda è stata illustrata da Maurizio Sacconi, già ministro del lavoro e delle politiche sociali, Domenico Menorello, coordinatore del network Ditelo sui tetti, Benedetto Delle Site, Presidente Ucid Giovani, Emanuele Di Leo, presidente di Steadfast operatore in Nigeria, alla presenza, fisica o telematica, di vari candidati europarlamentari, tra cui Nicola Procaccini, Carlo Fidanza, Elena Donazzan, Eliseo Iannini, Silvia Bolla, Piergiacomo Sibiano, Stefano Cavedagna, Nicola Di Matteo, Antonella Sberna, Maddalena Morgante, Susanna Ceccardi.
Secondo l’ex ministro Sacconi è questo il momento in cui proporre una sorta di rifondazione europea, che ponga al centro il fil rouge esistente tra vita e vitalità. «Il greeen deal è da rifondare – ha osservato – perché è fondato sull’umano ritenuto fattore inquinante».
Benedetto Delle Site ha messo l’accento sulla questione antropologica come principale chiave di volta per decrittare il futuro prossimo. “Recentemente si è addirittura ritenuto che per salvare la natura si dovesse sacrificare la agricoltura, mentre per la produzione delle auto invece non si tiene conto che molti elementi vengono prodotti in alcune parti del mondo lì dove si sfrutta il lavoro minorile in modo non accettabile. Ci preoccupa poi l’impatto di questo green deal sulle piccole e medie imprese e chiediamo la revisione dell’agenda 2030 nei punti in cui vuole imporre una salute riproduttiva di chiara matrice ideologica contro la vita”.
«Non vogliamo sabotare nulla ma solo costruire un percorso virtuoso e dialogante con tutti perché ci si possa confrontare sulla concezione dell’uomo implicata dalle principali politiche europee – ha sottolineato l’avv. Domenico Menorello, coordinatore del network Sui Tetti – per questa ragione abbiamo provato a issare la bandiera dell’agenda europea per una concezione del valore sempre assoluto della vita, che declini una precisa serie di prospettive come la ripartenza demografica, la tutela di tutta l’esistenza, la valorizzazione della funzione della famiglia naturale, la priorità della persona nel confronto con le macchine».
Secondo Olimpia Tarzia, responsabile per la famiglia di Forza Italia diventa essenziale portare sui tetti il tema della concezione dell’uomo. “Non vogliamo un’Europa che dimentica la dinamica sussidiaria, schiacciando le comunità nazionali sui temi della vita e della famiglia. Non vogliamo un’Europa che rimanga indifferente alla persecuzione dei cristiani e alla difficoltà delle donne che vivono la maternità”.
Nicola Procaccini, Co-Presidente di Ecr ha osservato che gli anni che abbiamo alle spalle sono stati caratterizzati per la più dura opposizione a una concezione integrale dell’umano. “Stiamo assistendo a una deriva francese – ha spiegato – non possiamo riconoscere l’aborto come uno degli elementi che danno senso all’Unione Europea. Inoltre non si possono manipolare persino le battaglie più nobili come nella convenzione di Istanbul, che doveva essere a difesa della donne e che si voleva far trasformare in un inno all’ideologia gender. Non possiamo disconoscere che tutte le categorie culturali europee sono nell’origine della storia classica e cristiana. Se si cancella questa bussola, si prendono decisioni che orientano in modo sbagliato. Occorre reimparare a trattare tutta la realtà percependone un senso più ampio. E così nella nostra ecologia diventa importante il filo d’erba e quindi è più ancora l’umano. Vogliamo che nella prossima legislatura sia meno difficile difendere e perseguire gli obiettivi della Agenda di Ditelo sui tetti. Essere conservatori non significa dipendere da ciò che è stato, ma vivere di ciò che è eterno”.
Per Simona Baldassarre, responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega, occorre “una reale difesa della dignità della donna quando lo stesso termine donna è diventato difficile da pronunciare, in questo senso sarà fondamentale fare una netta battaglia contro la maternità surrogata”.
Infine, dopo un saluto collegato dalla conferenza dei capigruppo di Maurizio Gasparri, Emmanuele Di Leo ha osservato che il “piano mattei deve essere un paradigma per le politiche sull’immigrazione di tutta Europa”.
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