Per gentile concessione dell’Autore, pubblichiamo un estratto di Joe Biden, tutti i guai del Presidente (Ares), il nuovo libro del giornalista Stefano Graziosi, che si occupa di politica internazionale per La Verità e Panorama.
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È sull’immigrazione clandestina che si sono registrate le tensioni maggiori tra Biden e l’ala più a sinistra del Partito democratico. Ai tempi della campagna elettorale del 2020, l’attuale presidente aveva promesso una svolta significativa rispetto alle politiche assai severe del predecessore, accusando quest’ultimo di “crudeltà”. «L’agenda anti-immigrazione dell’amministrazione Trump non rappresenta i nostri valori americani, punto. Tutto ciò che hanno da offrire sono altri quattro anni di retorica piena di odio, divisioni e politiche che metteranno fine al ruolo storico dell’America come simbolo di libertà e prosperità e come faro di speranza per coloro che fuggono dalla violenza e dall’oppressione in qualsiasi parte del mondo», dichiarò Biden in una nota a ottobre 2020.
Proprio questo tipo di linea ha finito con l’alimentare false speranze in milioni di disperati che si sono recati alla frontiera meridionale degli Stati Uniti. Non è forse un caso che, proprio con Biden, si sia registrato il record storico di arrivi al confine con il Messico. Secondo Nbc News, nell’anno fiscale 2022 il numero di arresti alla frontiera ha infatti raggiunto l’inedita cifra di 2,7 milioni: un incremento significativo rispetto agli 1,7 milioni dell’anno fiscale precedente. Va detto che, dopo una stretta di Biden sulle richieste d’asilo, il numero di arrivi alla frontiera era diminuito a partire da maggio 2023. Tuttavia, a settembre dello stesso anno i flussi sono tornati ad aumentare, mettendo notevolmente sotto pressione le strutture di accoglienza in Arizona e Texas.
Ora, è chiaro che alla base di questi dati vi sono svariate cause: molte persone fuggono dall’America Latina per problemi socioeconomici, altri per i disastri naturali, altri ancora a causa della violenza o dell’instabilità politica. Tuttavia, un tale aumento è senz’altro riconducibile anche alla retorica aperturista promossa da Biden in campagna elettorale, con cui l’allora candidato presidenziale cercava di accattivarsi le simpatie di una sinistra dem che non si fidava pienamente di lui. Una sinistra dem che, proprio sul tema migratorio, si è tuttavia man mano mostrata sempre più irritata dalle politiche del presidente. «L’immigrazione è senza dubbio il punto più debole di questa amministrazione», ha dichiarato al New York Times la Ocasio-Cortez nell’agosto 2023. D’altronde, a gennaio dello stesso anno, proprio la Ocasio-Cortez aveva sottoscritto una lettera con settantasei colleghi parlamentari, in cui si criticavano le politiche di Biden volte a limitare l’asilo per i migranti che attraversavano la frontiera meridionale […]
Che il clima fosse agitato sul dossier migratorio era risultato d’altronde già chiaro a marzo 2021, quando – durante un’intervista televisiva all’Abc – Biden, rivolgendosi ai migranti, aveva detto: «Non venite, non lasciate la vostra città o comunità». Parole riprese nel giugno di quello stesso anno da Kamala Harris, che, visitando Città del Guatemala, dichiarò: «L’obiettivo del nostro lavoro è aiutare i guatemaltechi a trovare speranza a casa». «Allo stesso tempo», proseguì, «voglio essere chiara con le persone della regione che stanno pensando di intraprendere quel pericoloso viaggio verso il confine tra Stati Uniti e Messico: non venite. Non venite». «Credo che se arrivate al nostro confine, verrete respinti», concluse.
Parole che innescarono la dura reazione della Ocasio-Cortez. «In primo luogo, chiedere asilo a qualsiasi frontiera degli Stati Uniti è un metodo di arrivo legale al 100%», replicò la deputata, per poi aggiungere: «In secondo luogo, gli Stati Uniti hanno contribuito per decenni ai cambi di regime e alla destabilizzazione in America Latina. Non possiamo dare fuoco alla casa di qualcuno e poi incolparlo della fuga» […] È quindi chiaro che per Biden l’immigrazione rappresenta un dossier assai spinoso, essendo finito lui stesso – per ragioni differenti – sotto gli strali sia della sinistra dem, che lo taccia di eccessiva severità, sia del Grand Old Party, che lo considera troppo lassista.
(Fonte foto: Nbc News, YouTube, screenshot)
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