Oggi, 8 dicembre, la Santa Chiesa festeggia l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nostra Madre dolcissima, Fonte limpida di fede, Giglio fragrante di ogni santità. Così il venerabile Papa Pio XII, con mirabile devozione, definitiva la Vergine Santissima in una sua toccante preghiera. Sì, Maria Santissima è stata concepita senza il peccato originale, è quindi la più pura fra tutte le creature!
Già nella prima lettura, dal libro della Genesi, troviamo il fondamento di tale dottrina nelle parole stesse di Dio al serpente:” Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe”. Queste parole, come tanti fra i santi Padri e Dottori della Chiesa hanno detto, sono riferite a Maria Santissima, la quale appunto, libera da ogni contagio di peccato e figlia unica e sola, non di morte ma di vita, avrebbe schiacciato per sempre la testa del serpente infernale. Ancora, nel Vangelo, che oggi abbiamo ascoltato, il santo Arcangelo Gabriele nel presentarsi alla Regina dell’universo si rivolge a lei chiamandola: “piena di grazia” e “benedetta fra le donne”. Questo saluto, che mai prima di allora fu udito, sottolinea ciò che la liturgia di questo giorno solennissimo ci fa cantare: “Tota pulchra es Maria et macula originalis non est in te”. Del resto sarebbe sommamente illogico pensare che Dio Padre con il tenero amore che ha certamente nutrito e nutre nei confronti della Vergine Maria e soprattutto in vista di divenire la Madre del Redentore non fosse stata da Lui preservata, sin dal momento del suo concepimento, da ogni contatto con il peccato.
Un illustre scrittore sacro così diceva: “la Beata Vergine è Madre di Dio, perciò è così pura e così Santa da non potersi concepire purità maggiore dopo quella di Dio”. Purità: parola che nella società di oggi non solo viene evitata ma anche bollata come qualcosa di assurdo, anacronistico e perfino inutile. Quante disgrazie si vedono e si sentono in questi tempi per la perdita di questa fondamentale virtù. In ogni momento e luogo veniamo “bombardati” da immagini immorali e oscene, che provengono dai vari mezzi di comunicazione e incitano al peccato sin dalla più tenera età, facendo abbassare l’essere umano al di sotto del livello delle bestie. L’esempio della Beata Vergine Maria deve dunque spronare noi cristiani a tornare a questa usata virtù, non solo, ma anche ad alzare nuovamente la nostra voce contro tutto ciò che allontana le anime da Dio, contro quelle lusinghe ingannatrici che il diabolico serpente ci presenta come buone e invece infangano le nostre anime nella melma del peccato.
E’ infatti importantissimo che tutti i sacri ministri e i fedeli volgano il cuore e lo sguardo all’esempio di Maria Santissima, che: “Avanza come nascente aurora, bella come la luna, eletta come il sole, terribile come esercito schierato a battaglia” (Ct 6,10) e si mettano dunque nelle sue mani, lasciandosi guidare da lei Madre premurosa in questa battaglia contro il principe di questo mondo.
Chiediamo allora oggi alla Vergine Santissima, la più pura tra tutte le creature, scelta da Dio come Madre del suo Divin Figlio, di rendere puro il nostro cuore e la nostra società affinché diventi un giardino di candidi gigli il cui profumo si innalza sino al trono di Dio.
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