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Lo Stato islamico rivendica l’attentato in chiesa nelle Filippine
NEWS 5 Dicembre 2023    di Manuela Antonacci

Lo Stato islamico rivendica l’attentato in chiesa nelle Filippine

L’Isis ha rivendicato l’attacco compiuto ieri, durante una Messa celebrata all’Università statale di Mindanao, nella città di Marawi, nel sud delle Filippine, provocando almeno quattro morti e cinquanta feriti. Il folle gesto è stato compiuto proprio durante la celebrazione della prima domenica di Avvento. Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco attraverso il suo account su Telegram: «I soldati del Califfato hanno fatto esplodere un ordigno contro un grande raduno di cristiani infedeli nella città di Marawi mentre stavano eseguendo rituali politeistici».

Mentre, in un comunicato diffuso dopo l’attacco, i vescovi filippini hanno sottolineato come il momento dell’attacco che coincide con l’inizio di un periodo così importante per i cristiani, non sia stato scelto deliberatamente e sia arrivato a radere al suolo la comunità. Una prima stima sulla portata dell’attacco terroristico è stata fornita nel corso di un colloquio telefonico con la pontificia fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), da padre Sebastiano D’Ambra, missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) e partner del progetto ACS. Padre D’Ambra ha ricordato che l’università, da lui visitata in passato ospita abitualmente centinaia di cattolici nelle sue celebrazioni domenicali:

«Hanno una cappellania con uno spazio per celebrare la Messa tutti i giorni, la domenica si incontrano in palestra, perché non entrano nello spazio della cappellania. Non so quanta gente abbia partecipato alla Messa oggi, ma solitamente si riuniscono per le celebrazioni domenicali tra i 300 ei 400 cattolici. Essendo la prima domenica di Avvento, sicuramente erano presenti molti fedeli».

Padre D’Ambra ha descritto anche l’impatto allarmante dell’attacco sulla popolazione cristiana: «Quello che è successo a Marawi è allarmante. A causa dell’esistenza dell’università, in questa città ci sono cristiani provenienti da diverse parti di Mindanao. Può darsi che molti cristiani se ne vadano e che l’attacco provochi l’esodo della minoranza cattolica. Molte famiglie hanno esortato i propri figli a tornare a casa a causa della paura prevalente tra i cristiani».

Inoltre, sconfortato ha ricordato: «Solo pochi giorni fa abbiamo celebrato il #MercoledìRosso, un’iniziativa di Aiuto alla Chiesa che Soffre che ha coinvolto tutto il territorio nazionale delle Filippine e sostenuta dalla Conferenza Episcopale come giornata dedicata al ricordo dei cristiani di tutto il mondo che hanno subito violenze e persecuzioni a causa della loro fede. L’abbiamo festeggiato a scuola ed è stata una giornata molto emozionante. Chi ci avrebbe detto che qualche giorno dopo avremmo vissuto in prima persona quella violenza?» (Fonte foto: Screenshot Youtube)

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