Il cavallo rosso, romanzo storico, capolavoro dello scrittore brianteo Eugenio Corti (1921-2014), ha compiuto 40 anni. La prima copia, fresca di stampa, venne donata a papa san Giovanni Paolo II durante la sua visita a Milano, tra il 20 e il 22 maggio 1983.
Quest’anno 2023, grazie alla collaborazione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il Meeting di Rimini, è stata realizzata una mostra dal titolo “Il cavallo rosso di Eugenio Corti, le prove della storia, il lievito della vita” visitabile durante tutta la durata del Meeting di Rimini, dal 20 al 25 agosto presso il padiglione B1 della Fiera di Rimini.
Tra i curatori figurano Elena Rondena, docente dell’Università Cattolica, tra i fondatori del “Cantiere Corti” e collaboratrice del Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita Francesco Mattesini” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Giuseppe Langella, già ordinario di letteratura italiana contemporanea e già direttore dello stesso Centro di ricerca, e Paola Scaglione, biografa dello scrittore e studiosa della sua opera. Contributo fondamentale all’iniziativa è stato dato dall’Associazione Eugenio Corti, fondata e presieduta da Vanda di Marsciano Corti, vedova dello scrittore.
La mostra è composta da cinque sezioni, per un totale di una trentina di pannelli, con molto materiale iconografico sulla ritirata di Russia o proveniente dall’archivio Corti, e vari documenti inediti. Il percorso rende omaggio al romanzo e mostra il posto di rilevo che occupa quest’opera nel panorama della letteratura italiana e internazionale del secondo Novecento.
Il racconto copre un periodo che va dal 1940 al 1974. E’ scritto in terza persona, ma di fatto è autobiografico: Eugenio Corti narra vicende di cui è stato testimone mettendo sempre al centro l’uomo, raccontandone gli aspetti più autentici e profondi, costantemente animato da una profonda fede di cui non ha mai fatto mistero. Il suo realismo cristiano gli ha permesso di lasciare un messaggio di speranza ai posteri, nonostante il tanto male da lui vissuto in prima persona, come ad esempio la tragica ritirata di Russia, alla quale l’autore ha partecipato come sottotenente di artiglieria. Questo male è stato dovuto, principalmente, al tentativo, tragicamente fallito, di costruire il paradiso in terra promosso dal nazismo e dal comunismo, le due ideologie che hanno insanguinato il XX secolo.
Al termine della mostra vi è uno spazio Arena, nel quale, oltre a ulteriori video di approfondimento, giornalmente i curatori e altri esperti di Corti animano momenti di dialogo e confronto sui personaggi del romanzo e sull’autore.
Ogni giorno sono previsti due eventi: uno alle ore 16.00 e un altro alle ore 18.00, visibili anche in streaming in collaborazione con l’Associazione Culturale Internazionale “Eugenio Corti”.
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