Saranno niente meno che l’attore Jim Caviezel ed Abby Johnson, ex dipendente della maggiore clinica abortiva degli Stati Uniti, Planned Parenthood, le “celebrità” cattoliche americane che parteciperanno ad un grande incontro di preghiera, il “Rosary Rally” in Ohio, in vista di un referendum pro life molto importante.
L’ evento si svolgerà il 6 agosto, Festa della Trasfigurazione di Nostro Signore.
Gli organizzatori dell’incontro di preghiera sperano che per intercessione della Vergine, i cristiani dell’Ohio vengano incoraggiati a votare “Sì” al quesito numero 1 del referendum dell’8 agosto prossimo, per alzare la soglia di voto per cambiare la costituzione dello stato, da una maggioranza semplice al 60%.
Il quesito 1 si colloca all’interno di una vera e propria battaglia dei pro choice contro il diritto alla vita che culminerà a novembre e riguarda un emendamento che sancisce l’aborto nella Costituzione dell’Ohio e che limita il diritto legale dei genitori di acconsentire ad alcune procedure mediche eseguite sui loro figli. Coloro che osteggiano tale misura sostengono, infatti, che con l’emendamento in questione, i genitori verrebbero tenuti all’oscuro qualora i loro figli, anche minorenni, decidessero di sottoporsi a un aborto o all’operazione di riassegnazione del sesso. Il Si’ pertanto è finalizzato a modificare lo stato attuale delle cose.
Di fatto, dopo che la Corte Suprema ha rovesciato Roe v. Wade, la lotta per l’aborto si è spostata, a livello locale, all’interno dei singoli stati americani. La stessa cosa sta succedendo in Ohio.
Pertanto i gruppi abortisti, tra cui Planned Parenthood e l’American Civil Liberties Union (ACLU), stanno investendo fiumi di denaro in Ohio, attraverso operazioni propagandistiche e i soliti “vipponi” , per spingere a votare “No” con la scusa di “proteggere la Costituzione”, sapendo che se la soglia per cambiare la Costituzione viene alzata, la possibilità di sancire l’aborto in Ohio sarà indebolita.
Joe Condit, fondatore della Catholic Speakers Organization e organizzatore della maratona di preghiera sostiene che se dopo il referendum i genitori verranno privati del loro diritto di pronunciarsi riguardo le cure mediche impartite ai loro figli, in uno stato storicamente conservatore come l’ Ohio, di fatto, questo costituirà un importante precedente perché si ripeta la stessa cosa negli altri stati.
Il pericolo che i genitori siano privati del diritto di sapere a quali interventi medici vengano sottoposti i loro figli, è reale e concreto, come spiega a National Catholic Register , John Giroux di Diritto alla vita, cugino di Condit: «Nell’emendamento è scritto a chiare lettere che un individuo ha il diritto costituzionale di “prendere e attuare le proprie scelte riproduttive, compreso l’aborto», dunque non “limitatamente” all’aborto, quindi ciò può includere anche interventi chirurgici di riassegnazione del sesso e terapie ormonali.
Si prega, dunque, perché con il trionfo del “Sì” questo stato di cose venga ribaltato.
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