Pubblichiamo di seguito uno stralcio della lettera che monsignor Fernandez ha scritto per la sua diocesi in vista della Gmg di Lisbona.
«[…] Questo incontro viene a prolungare una serie di GMG da quando Papa San Giovanni Paolo II iniziò questa felice iniziativa negli anni ’80, quarant’anni fa. […] Ogni generazione deve essere nuovamente evangelizzata con la testimonianza dei giovani di ogni momento, così la fede è stata trasmessa di generazione in generazione. In questa trasmissione sono intervenuti genitori e nonni, catechisti, sacerdoti. Ma i giovani sono i principali evangelizzatori dei giovani della loro generazione. “La fede si rafforza donandola”, diceva Giovanni Paolo II.
La Giornata Mondiale della Gioventù è un incontro, che viene preparato ogni tre anni dalle parrocchie, dalle scuole, dai gruppi e dalle comunità, da tutta la realtà giovanile che si rinnova continuamente. E questo incontro mondiale dei giovani dà un impulso prezioso per continuare il compito di evangelizzare questa generazione. Fa molto bene ai giovani vedere una Chiesa universale, giovane, dinamica, vivere questi giorni di comunione e di incontro con altri giovani di tutto il mondo, essere accolti dalle diocesi come se fossero figli. Fa loro molto bene cantare, ballare, adorare il Signore, confessarsi, partecipare all’Eucaristia. Cioè divertirsi proprio perché sono cristiani. Non hanno bisogno di spinelli, preservativi o alcool per vivere una gioia indimenticabile. […]
Gesù Cristo continua a chiamare i giovani, conta su di loro per costruire la sua Chiesa e rinnovare il mondo, e li chiama tutti ad essere con Lui e renderli corresponsabili della trasmissione del suo Vangelo al mondo. […]»
+ Demetrio Fernández, Vescovo di Córdoba
**********
(Fonte foto: Bing, immagine libera per condivisione ed uso e screenshot YouTube)
Potrebbe interessarti anche