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3.12.2024

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Come si scrivevano gli innamorati prima del woke
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3 Luglio 2023

Come si scrivevano gli innamorati prima del woke

Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo una lettera scritta da santa Gianna Beretta Molla all’allora fidanzato Pietro Molla, tratta dal libro Lettere. Una storia di amore e di speranza, a cura di Elio Guerriero, edizioni Cantagalli, € 20,00. Era il 9 aprile 1955 e la giovane Gianna aveva appena ricevuto l’anello di fidanzamento. Leggendo oggi queste righe qualcuno potrebbe pensare a un testo proveniente da un’altra galassia, dove il woke non è di casa. Il women empowerement si sentirà offeso da questa dichiarazione d’amore che si spinge a chiedere al maschio/marito: «Se vedi che faccio qualcosa che non va bene, dimmelo, correggimi, hai capito? Te ne sarò sempre riconoscente». Eppure, Gianna e Pietro potrebbero insegnare molto a chi si chiede che cos’è l’amor. (L.B.)

9 aprile 1955

Mio carissimo Pietro,

come ringraziarti del magnifico anello? [si tratta dell’anello di fidanzamento che Pietro le aveva donato con qualche giorno di anticipo rispetto alla data prestabilita dell’11 aprile].

Pietro caro, per ricompensarti, io ti dono il mio cuore e ti amerò sempre come ti amo ora.

Penso che alla vigilia del nostro fidanzamento, ti faccia piacere sapere che tu sei per me la persona più cara, a cui sono continuamente rivolti i miei pensieri, affetti e desideri e non aspetto che il momento in cui potrò essere tua per sempre.

Pietro carissimo, tu sai che è mio desiderio vederti e saperti felice; dimmi come dovrei essere e ciò che dovrei fare per renderti tale.

Ho tanta fiducia nel Signore e son certa che mi aiuterà ad essere la tua degna sposa.

Mi piace spesso meditare il brano dell’Epistola della Messa di S. Anna. «La donna forte chi la troverà?… Il cuore di suo marito può confidare in lei… non gli farà che bene, né mai gli recherà danno, per tutto il tempo della vita».

Pietro, potessi essere per te la donna forte del Vangelo!

Invece mi pare e mi sento debole. Vuol dire che mi appoggerò al tuo braccio forte. Mi sento così sicura vicino a te! Ti chiedo un favore, fin da oggi, Pietro. Se vedi che faccio qualcosa che non va bene, dimmelo, correggimi, hai capito? Te ne sarò sempre riconoscente.

Con tanto tanto affetto ti abbraccio e ti auguro una Santa Pasqua

tua

Gianna

Per leggere un estratto del libro clicca QUI

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