Oggi ricorre il 136° dalla nascita di Francesco Forgione, meglio conosciuto come padre Pio. Nasce infatti a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il 25 maggio 1887, figlio dei contadini Grazio Forgione e Giuseppa De Nunzio. Fin da piccolo vive in un clima di totale affidamento alla Madonna, recitando tutte le sere il Rosario con la propria famiglia. Ben presto emerge in lui una grazia particolare: lo visitano Maria, Gesù e ha visioni del demonio e degli angeli, ma non ne parla ritenendo sia la normalità per tutti. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra nell’Ordine dei Frati minori cappuccini, presso il convento di Morcone, prendendo il nome di fra Pio da Pietrelcina.
Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. La sua salute è molto precaria, risulta gravemente malato ai polmoni e, nonostante il suo iniziale desiderio di partire missionario, si piega docilmente alla volontà di Dio. Viene trasferito a San Giovanni Rotondo, nel convento di Santa Maria delle Grazie. Ed è qui che numerose persone accorreranno al suo confessionale, dove arriverà a ricondurre le anime a Dio per ben quattordici/sedici ore al giorno. Le autorità ecclesiastiche dispongono numerose ispezioni nei suoi riguardi e gli impongono di non celebrare Messa in pubblico per un periodo terminato il 16 luglio 1933. Padre Pio obbedisce, sopportando i dolori causati dalle sue condizioni fisiche e dai segni della Passione, comparsi su di lui dal 20 settembre 1918.
Muore a 81 anni il 23 settembre 1968. I frutti della sua santità sono visibili nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, da lui stesso voluto a san Giovanni Rotondo, e nei Gruppi di preghiera avviati durante la Seconda guerra mondiale e diffusi poi in tutto il mondo. Viene beatificato domenica 2 maggio 1999 da san Giovanni Paolo II e canonizzato dal medesimo Pontefice il 16 giugno 2002. I suoi resti mortali sono venerati a San Giovanni Rotondo, nel santuario a lui dedicato. Il Santo che leggeva i cuori, che scrutava le coscienze, che umilmente stava nella storia che Dio ha tracciato per lui. La sua santità è oggi un’ancora per tutti coloro che a lui si rivolgono (qui preghiere da rivolgere a padre Pio).
Nel contesto odierno, mentre il mondo arranca per guadagnarsi la tanto proclamata “autodeterminazione”, dove potrebbe apparire debole la Verità annunciata dalla Chiesa su sessualità, amore, e vita, ricordiamo le parole inequivocabili scritte in una lettera con cui padre Pio ha ringraziato papa Paolo VI per l’Humanae vitae undici giorni prima di morire: «So che il vostro cuore soffre molto in questi giorni per le sorti della Chiesa, per la pace del mondo, per le tante necessità dei popoli, ma soprattutto per la mancanza di obbedienza di alcuni, perfino cattolici, all’alto insegnamento che voi, assistito dallo Spirito Santo e nel nome di Dio, ci date. Vi offro la mia preghiera e sofferenza quotidiana, quale piccolo ma sincero pensiero dell’ultimo dei vostri figli, affinché il Signore vi conforti con la sua grazia per continuare il diritto e faticoso cammino, nella difesa dell’eterna verità, che mai si cambia col mutar dei tempi. […] vi ringrazio per la parola chiara e decisa che avete detto, specie nell’ultima enciclica Humanae vitae, e riaffermo la mia fede, la mia incondizionata obbedienza alle vostre illuminate direttive». (Fonte foto: ricerca immagini Bing licenza libera).
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