𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: «Gesù, ci vorrebbe un miracolo del sole come a Fatima, oppure, come Mosè, far ritirare le acque, o meglio ancora essere capaci di fare come Te che, in un istante, placavi le tempeste …».
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: «Che vai dicendo?».
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: «Signore, è l’angoscia di fronte a questa catastrofica alluvione che mi fa farneticare. Chi poteva immaginare una catastrofe di queste dimensioni: undici morti, ventimila sfollati, aziende agricole e turistiche distrutte come anche le saline di Cervia».
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: «Eppure, una decina di giorni fa invocavi un nuovo diluvio universale. Dicevi che certa gente avrebbe bisogno di una lezione. Mi chiedevi di inviare un ciclone che butti all’aria ogni cosa dato che il mondo è pieno di odio, di ignoranza e di cattiveria. Insomma, che arrivasse il Giudizio finale dove ognuno si presenterà davanti al tribunale divino e riceverà il castigo o il premio che merita».
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: «Gesù, lo sai. Certe notizie mi fanno ribollire il sangue e, in quel caso, non era l’angoscia, ma l’impulsività a farmi parlare».
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: «E tu sai bene che non occorrono diluvi o tempeste per arrivare a questo. Ognuno è destinato a morire e tutti riceveranno da me la giusta ricompensa per le opere compiute sia in bene che in male».
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: «È vero, Signore. Com’è vero anche che due anni di pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, lo sciame sismico nei primi mesi di quest’anno ed ora anche l’alluvione sono prove che dovrebbero farci riflettere e far scuotere le nostre coscienze. Tutto ciò ci fa comprendere quanto siamo vulnerabili e mette a nudo le nostre false sicurezze. Insomma, tendiamo sempre a comportarci come lo stolto della parabola che costruì la sua casa sulla sabbia, invece di fare come il saggio che costruì la casa sulla roccia».
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: «Dici bene. Ed è in queste prove che la forza dello Spirito si manifesta nella bontà di tanti cuori. Persone che non solo fattivamente si adoperano senza risparmiarsi per affrontare le varie situazioni di bisogno, ma che sanno anche infondere speranza. E tanti altri pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti».
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: «Gesù, ripetici ancora: “Non abbiate paura”! Rendici capaci di abbracciare la tua croce nell’affrontare queste avversità, donaci la forza e l’umiltà di abbandonare la nostra stolta illusione dí autosufficienza e di possesso. Non lasciarci in balia delle tempeste, soprattutto quelle che si scatenano nei cuori. Non permettere che, una volta superata l’emergenza, nascano rancori. Da soli affondiamo. La Santa Vergine Maria, stella del mare, ci guidi nella traversata che è la nostra vita».
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: «Non temete. Sono con voi tutti i giorni».
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: «Grazie, Signore».
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: «Un’ultima cosa … forza Romagna!»
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(Foto: Screenshot, film don Camillo [1952])
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