Dopo aver mostrato i sassi della secca dell’Adige, al premier Meloni, per denunciare il problema della siccità in Italia (in seguito, diligentemente rimessi a posto) e dopo aver postato le foto della grandinata di qualche domenica fa, in un tweet indignato, per gettare l’allarme sul cambiamento climatico, l’inventiva del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, adesso si è focalizzata sul vero unico, grande, problema del flop dei Verdi in Italia che agli ultimi sondaggi sono dati al 2-3% ovvero udite, udite: la cultura cattolica.
Non si tratta di “effetti speciali” ma di realtà, cioè di quanto realmente dichiarato dal deputato al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung per spiegare acrobaticamente il motivo per cui il partito ambientalista proprio non riesca a sfondare in Italia. Forse perché le battaglie dei Verdi son percepite come lontane dai problemi di un concretissimo quotidiano con cui si scontra la gente? Neanche a parlarne. «I Verdi non sono forti in Italia per una questione culturale» – ha detto Bonelli alla stampa tedesca e rispolvera (forse aveva esaurito le idee) un grande classico della sinistra italiana: la colpa è del cattolicesimo.
Eravamo abituati a vedere additato il cattolicesimo come “nemico pubblico” sui temi eticamente sensibili quali gender, sessualità, famiglia ecc. ma le vette del peccato originale dello scarso spirito ambientalista degli italiani, che gli attribuisce Bonelli, in effetti non erano ancora state raggiunte! Perché sarebbe l’insegnamento sul perdono, udite, udite, diffuso dalla chiesa cattolica, secondo il deputato, la causa dei vari disastri ambientali: «In Italia viviamo in una cultura del perdono, forse ha qualcosa a che fare con il cattolicesimo. Diamo sempre per scontato che tutto sarà perdonato».
Evidentemente Bonelli non ha ben chiaro il concetto cristiano del perdono che altro non è che la capacità di superare il risentimento per i torti subiti, ridondando nuova fiducia a chi ci ha fatto del male e che è espresso a chiare lettere in quel passaggio del vangelo in cui i discepoli interrogano Gesù sull’argomento: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette». Forse Bonelli avrà confuso perdono con permissivismo? Chissà. Ai posteri l’ardua sentenza!
Viene da sottolineare, invece che proprio il leader dei «cattivoni cattolici», tutti impegnati, solo a perdonare, ovvero papa Francesco, avrebbe dedicato al tema della custodia del creato, non mere, sporadiche riflessioni, ma niente meno che un’enciclica Laudato sii del 2015. Dunque i flop elettorali dei Verdi non dovrebbero essere imputati ad un’eventuale, scarsa sensibilità dell’elettorato cattolico sull’ambiente ma, evidentemente, ad altro, magari a questioni interne al partito stesso. E forse, chissà, proprio la cultura del perdono, tipicamente cristiana, permetterebbe ai Verdi di perdonarsi e di cuore, i fallimenti elettorali. (Foto: Imagoeconomica)
Potrebbe interessarti anche