È proprio vero che la morte non ha mai l’ultima parola, se persino quello che è il banco di prova finale della nostra vita, censurato nel linguaggio comune, con mille giri di parole: dal «passare al miglior vita» al «se n’è andato» fino al «si è spento», è stato invece, il trampolino di lancio verso una nuova vita sì, ma nella fede per chi con la morte ci ha a che fare tutti i giorni. Stiamo parlando di Tyler Brown, impresario di pompe funebri presso la Summers Funeral Home a Washington Court House, Ohio che, dal protestantesimo, ha deciso di abbracciare la fede cattolica, grazie alle Messe cui era “costretto” a partecipare per lavoro.
Il suo ingresso nella Chiesa cattolica avverrà la prossima Pasqua. Brown ha raccontato a The Catholic Times come la sua professione lo metta in contatto, quotidianamente, con diverse chiese, ma anche come quella cattolica fosse, da lui, la meno conosciuta. Ed è stato proprio il tempo trascorso nella chiesa di St. Colman de Cloyne della Washington Court House, per le messe funebri, ad aver stimolato in lui domande sulla fede cattolica. «Mi chiedevo perché pregassero il rosario e perché lo facessero ai funerali» ha detto. «Volevo sapere come mai le celebrazioni si svolgessero, ogni volta, in modo cerimonioso. La mia curiosità mi ha portato a mettermi in contatto con alcuni amici cattolici e alla fine con la parrocchia stessa, per incontrare il prete».
Man mano che la sua curiosità per le tradizioni cattoliche cresceva, Brown ha cominciato ad avvicinarsi anche alle preghiere e ad assistere ai programmi televisivi cattolici per raccogliere maggiori informazioni. «Ho avuto modo di partecipare all’Ufficio Divino con il Vescovo Reed su CatholicTV» ha ammesso l’uomo. «Era la prima cosa che dovevo vedere ogni mattina, ogni pomeriggio e ogni sera prima di andare a letto. Ne avevo assolutamente bisogno e non vedevo l’ora di farlo». Ma è stata una situazione familiare difficile a premere il pedale dell’acceleratore sulla sua conversione.
In quel momento, in cui Brown, come racconta, si sentiva perso, alla curiosità verso il cattolicesimo, si è unito il bisogno stringente di rivolgersi a Dio pregando, inizialmente seguendo la Messa quotidiana trasmessa su CatholicTV e, in seguito, partecipando dal vivo alla Messa al St. Colman’s ma, soprattutto, non più, semplicemente, per lavoro. «Ero stato a Messa durante i funerali, ma si trattava di semplice lavoro. Volevo, invece, sapere come fosse una vera Messa e sedermi lì nel banco, così ho iniziato ad andarci».
Brown ha rivelato di aver sentito un fuoco spirituale accendersi in lui, sperimentando, contemporaneamente, una vicinanza a Dio mai conosciuta prima: «La Chiesa ha acceso una scintilla in me. Volevo andare a Messa, pregare attraverso la liturgia, dire il rosario. Un bisogno insaziabile. E quella scintilla è ancora e sempre dentro di me». (Foto: Pexels.com)
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