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«Per il quieto vivere, si sta tentando di conciliare Dio e Mammona»
NEWS 13 Marzo 2023    di Giuliano Guzzo

«Per il quieto vivere, si sta tentando di conciliare Dio e Mammona»

Se nel mondo cattolico contemporaneo si respira sempre più tiepidezza e incapacità di parlar chiaro, questo è un problema che certo non interessa Michael D. O’Brien. Classe 1948,  lo scrittore canadese autore di vari best seller, è infatti qualcuno che ha decisamente conservato una franchezza e un coraggio oggi decisamente rari. Se n’è avuta conferma anche in una intervista concessa al National Catholic Register, che il più antico periodico cattolico degli Stati Uniti ha pubblicato sabato.

L’intervista è stata fatta per l’uscita dell’ultimo libro dello scrittore, By the Rivers of Babylon (Ignatius Press) – un’opera centrata sugli primi anni di vita del profeta Ezechiele -, ma ha consentito ad O’Brien di effettuare numerose considerazioni. Se infatti da un lato il celebre autore cattolico ha raccontato come gli è venuta l’ispirazione per la sua ultima fatica («Ho sentito una voce interiore mentre pregavo davanti al Santissimo Sacramento esposto in adorazione. Le parole erano “Ezechiele 9”»), dall’altro ha illustrato il suo punto di vista anche su vari altri aspetti.

Per esempio, prendendo spunto dai contenuti appunto del suo nuovo libro, O’Brien ha voluto denunciare come il mondo cattolico contemporaneo sia sempre più vittima di un dialogo che, da strumento di confronto con chi cattolico non è, si sta trasformando in un fatale vicolo cieco. «Abbiamo confuso l’“inculturazione”», ha spiegato lo scrittore, «con l’assimilazione per mezzo del paganesimo, perenne tentazione del popolo di Dio. Abbiamo fatto gravi compromessi morali, sia come individui che come nazioni che un tempo erano cristiane».

A questo proposito, secondo O’Brien il vero grande errore che si sta commettendo anche in seno alla Chiesa in questi ultimi tempi è quello di tentare una impossibile ed anche pericolosissima conciliazione con quello che, semplicemente, conciliabile non è né potrebbe essere mai. Il vero rischio di un simile tentativo – inevitabilmente destinato al naufragio – è, a detta dell’intellettuale canadese, quello di essere protagonisti di una metamorfosi devastante, già raccontata nell’Antico Testamento.

«O per ingenuità, indifferenza o codardia», sempre secondo questo scrittore – che evidentemente non le manda a dire – «non siamo riusciti a resistere alla cultura della morte; anzi, abbiamo contribuito a diffonderlo. Abbiamo desiderato riconciliare Dio e Mammona, finendo con l’essere disposti a tradire la verità pur per mantenere il comfort, la sicurezza ei nostri infiniti piaceri e dipendenze. Abbiamo dimenticato cose cruciali, proprio come gli Israeliti nell’Esodo caddero nell’adorazione di idoli nel deserto». Non è finita.

Interpellato dal National Catholic Register sul tema scomodissimo del castigo divino, O’Brien – anche in questo caso senza nascondere come una tale considerazione valga anche per l’attualità – ha dichiarato: «Il castigo deve venire, per Dio nella sua misericordia non permetterà che il male continui a divorare il bene all’infinito. Arriva un punto in cui le nazioni diventano quasi irredimibili, sebbene egli mandi continuamente loro profeti per avvertirle e chiamarle al pentimento».

D’accordo, e quindi? Quali scenari si stanno delineando sotto i nostri occhi? Lasciamo anche su questo, per concludere, la parola all’autore di By the Rivers of Babylon: «Dio sta scrivendo una storia vasta e complessa, l’unica vera storia che si sta muovendo verso la fase finale della storia della salvezza – il conflitto finale tra il bene e il male, tra Cristo e l’Anticristo – che culmina nella restaurazione di tutte le cose sotto l’autorità di Cristo» (Foto: CatholicWorldReport, YouTube, screenshot).

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