Ma c’è ancora posto per i cattolici nel Pd di Elly Schlein? La domanda se l’è fatta persino Famiglia cristiana, titolando così un suo articolo dopo la investitura di Elly a prima segretaria donna del Pd che fu Pds che fu Pci. C’è ancora posto per i cosiddetti cattodem nel Partito nato per fusione a freddo tra ex comunisti ed ex Dc di sinistra?
A leggere il curriculum di Elly viene qualche dubbio. Globalista, sessualmente fluida, con buonissime entrature nelle élite internazionali, a favore di aborto, contraccezione, divorzio, persino pare all’utero in affitto, tutte cose che con il cattolico che prova a essere coerente dentro e fuori dalla sagrestia non vanno molto d’accordo. Peraltro, circola anche un tweet d’annata di Elly che invitava chi non riesce a pagare l’Ici a vendere casa e comperarsi una chiesa, come dire: basta privilegi a quella furbacchiona della chiesa cattolica in Italia.
Se non riuscite a pagare l’ICI vendete casa e compratevi una chiesa.
— Elly Schlein (@ellyesse) December 7, 2011
E allora la domanda di Famiglia cristiana – Ma c’è ancora posto per i cattolici nel Pd di Elly Schlein? – sembra proprio retorica. Perché l’unica risposta, date le premesse, è «no, non c’è più posto per i cattolici nel Pd di Elly Schlein». Tanti saluti alla storia, comunque rilevante, dei catto-dem. In fondo, la pronta fuoriuscita dal Pd dell’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, cattolico, già esponente della Margherita e prima ancora del Partito popolare di Martinazzoli, certifica che no, non c’è posto per i cattolici nel Pd di Elly.
Ma un Fioroni non fa primavera, perché il vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, invece, sembra più possibilista. Nello stesso giorno in cui ha bacchettato il ministro Piantedosi per le dichiarazioni che hanno seguito la tragedia dei migranti sulla spiaggia di Cutro, ecco che il monsignore alla domanda di Famiglia cristiana, postagli in altro modo sulle colonne di Repubblica, ha risposto che «è ancora presto per fare pronostici, ma penso che Elly Schlein sia una persona intelligente. Bisogna vedere se la nuova segretaria sarà capace di ascoltare anche l’area cattolica». Per monsignor Lorefice l’intelligenza di Elly compirà il miracolo. E le sue posizioni su aborto, sessualità fluida, magari utero in affitto e eutanasia? Il monsignore sta sul generico, dice e non dice, ma dichiara che «un cattolico del nostro tempo deve affrontare le sfide del nostro tempo» e che «uno stato laico si dà le sue leggi e permette l’inclusione di tutti i cittadini destinatari di diritti».
Quindi, sembra di sì, a sentire il vescovo di Palermo c’è ancora posto per i cattolici nel Pd di Elly. Anzi. Sembra che proprio lì ci siano quelle che chiama «le sfide comuni da affrontare». E cioè, parola di vescovo, il tema ecologico, la pace e la lotta alle mafie. Ecco, così nella dispensa del Pd di Elly una bella scatola di sardine sedicenti cattoliche troverà certamente spazio, ma è una triste fine anche per il fu cattolicesimo adulto di venerata memoria.
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