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Le nozze meglio della convivenza, dice il Wall Street Journal
NEWS 14 Novembre 2022    di Federica Di Vito

Le nozze meglio della convivenza, dice il Wall Street Journal

Nei giorni scorsi l’insospettabile e laicissimo Wall Street Journal ha raccontato, in un pezzo a firma di Julia Carpenter – significativamente intitolato Moving In Together Doesn’t Match the Financial Benefits of Marriage, but Why?, quello che la Chiesa sostiene e insegna da duemila anni, ovvero che il matrimonio è tutt’altro rispetto alle altre situazioni affettive, e questo si riflette anche nel conto in banca.

«Negli Stati Uniti, la passeggiata all’altare può essere una via verso una maggiore ricchezza e prosperità per le coppie. Le persone sposate hanno un patrimonio netto più elevato e hanno maggiori probabilità di essere proprietari di casa rispetto alle loro controparti non sposate della stessa età. Il mistero, tuttavia, è il motivo per cui le coppie conviventi ma non sposate faticano a costruire ricchezza allo stesso modo. Secondo i dati della Federal Reserve Bank di St. Louis, nel 2019 il patrimonio netto mediano delle coppie conviventi di età compresa tra i 25 e i 34 anni era di 17.372 dollari, un quarto rispetto ai 68.210 dollari delle coppie sposate della stessa fascia di età. Per i single è di 7.341 dollari», questi i dati sorprendenti, «le coppie aspettano di avere un buon lavoro, un’auto che non si rompe e forse anche una casa. Poi si sposano».

I dati del Pew Research Center rivelano che gli americani vanno a vivere insieme di più rispetto a chi sceglie il matrimonio. Secondo il Pew, la percentuale di adulti statunitensi attualmente sposati è diminuita costantemente da quasi il 60% negli anni Novanta a meno della metà nel 2019. Nello stesso periodo, la percentuale di adulti tra i 18 e i 44 anni che vivono con un partner è salita al 59%. Oltre ai vantaggi legali e fiscali del matrimonio, la ricerca suggerisce che la sicurezza finanziaria e la mentalità a lungo termine di coloro che si uniscono in matrimonio possono essere un potente motore di ricchezza. Un numero maggiore di coppie sposate mette in comune il proprio denaro, condividendo conti di risparmio e investendo insieme per raggiungere determinati obiettivi. Le coppie conviventi hanno meno probabilità di combinare finanze e investimenti.

Lavorare con due redditi e combinare gli investimenti può aumentare significativamente le prospettive finanziarie di una coppia, ha dichiarato Emily Garbinsky, professore associato di marketing alla Cornell University, che ha studiato il comportamento finanziario delle coppie. In poche parole, è più probabile che le persone sposate siano in sintonia dal punto di vista finanziario, «sembra che ci sia qualcosa di molto speciale e unico nel decidere di condividere le finanze». «Le coppie non sposate potrebbero essere meno disposte a mettere in comune i loro soldi», ha detto la professoressa Garbinsky. «Il nostro denaro, il nostro reddito, rappresenta una parte enorme di ciò che siamo», ha continuato, «condividere questo può essere spaventoso per le persone, che quindi tendono a essere molto protettive».

A conti fatti, per quanto il matrimonio oggi spaventi per impegno, cura e sacrificio a lungo termine, sono innegabili, anche agli occhi di chi è lontano da una visione di vita condivisa, i benefici e i frutti della vita matrimoniale. Non saranno i vantaggi fiscali ad avvicinare le persone al matrimonio, ma rimane un dato reale che il Wall Street Journal palesi un aspetto che ai più risulta insolito (Fonte foto: Pexels).

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