La Sindone racconta un martirio drammatico e di crudeltà inaudita, senza pari nella storia, ma non chiarisce il giallo dello strumento di tortura impiegato. Su questo fronte, la ricerca però non si è mai fermata. Si continuano ad avanzare ipotesi e, soprattutto, a fare accurati esperimenti proprio per far luce su come l’Uomo immortalato sul celebre telo sia stato flagellato.
Luciano Lanotte, ordinario di Fisica sperimentale, in quiescenza, all’Università Federico II di Napoli, racconta al Timone come, attraverso esperimenti sempre più dettagliati, si sia arrivati con buona approssimazione a definire l’identità di questa arma. Se infatti da un lato ancora permangono elementi di incertezza, dall’altro dei riscontri ci sono. E avvicinano chi riflette su di essi all’indicibile dolore patito da Gesù…
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