giovedì 21 novembre 2024
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Vittoria legale per la nonna inglese arrestata perché pregava contro l’aborto
NEWS 21 Luglio 2022    di Giuliano Guzzo

Vittoria legale per la nonna inglese arrestata perché pregava contro l’aborto

Tutto aveva avuto inizio il 24 febbraio dello scorso anno nel Regno Unito, quando l’anziana Rose Lalor di Liverpool, 76 anni, mentre pregava passeggiando – com’è solita fare ogni giorno – s’era accostata ad una struttura dove si praticano gli aborti. Non l’avesse mai fatto. La nonna, che se ne stava sola con il suo rosario, la mascherina addosso e a distanza di sicurezza, è stata prontamente fermata da un agente, arrestata e trattenuta in un’auto della polizia.

Alla fine, Rose Lalor «se l’è cavata» con una sanzione di 200 sterline, inflittale per la presunta violazione d’una misura temporanea anti Covid che vietava manifestazioni per strada. A nulla erano valse le proteste della nonnina, che faceva presente come fosse sola e non stesse mettendo a rischio nulla e nessuno. Tutto questo fino a ieri, quando è arrivata la notizia, ripresa dalla Catholic News Agency, che la signora è riuscita ad ottenere l’annullamento della multa a suo carico.

A seguito di un contenzioso legale, sostenuto dall’organizzazione ADF International, la polizia del Merseyside ha infatti ammesso che no, la Lalor non avrebbe mai dovuto essere arrestata perché – quel giorno che è stata bloccata e trascinata in auto – esercitava silenziosamente solo un suo fondamentale diritto: quello di preghiera. In pratica, non ha affatto violato alcuna normativa anti Covid-19.

Ciò non toglie che quello che è capitato a questa signora inglese resti particolarmente grave. «Non avrei mai pensato che in un paese democratico come il Regno Unito sarei stata arrestata per una semplice e solitaria passeggiata di preghiera», era stato il suo commento poco dopo l’accaduto. Purtroppo, quando si tratta di proteste contro la cultura dominante – ne sanno qualcosa le Sentinelle in piedi, le cui manifestazioni in Italia sono state spesso disturbate – le leggi si applicano, mentre in altri casi, com’è noto, si interpretano.

Resta vero che, in realtà, Rose Lalor non stava neppure manifestando ma, come detto, semplicemente pregando. Tutto qui. Il fatto è che anche questo, anche una semplice preghiera, oggi dà fastidio. Anzi, a ben vedere infastidisce di più un gesto così pacifico e puro che manifestazioni rumorose o violente che, si sa, trovano sempre qualche politico amico a difenderle presentandole come esercizio del diritto “democratico” di protesta…. (Foto: ADF Internazional)

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