Mons. Luis Argüello, arcivescovo eletto di Valladolid e segretario generale della Cee, ha utilizzato ancora una volta il social network Twitter per esprimere la sua opinione su un tema attuale in cui è necessaria la voce della Chiesa. In questo caso, la recente sentenza pro-vita della Corte Suprema degli Stati Uniti.
Ci sono stati due messaggi che Mons. Argüello ha voluto inviare attraverso il suo account Twitter ufficiale. Il primo, poco dopo la sentenza che ha abrogato Roe v Wade e restituito il potere decisionale ai singoli Stati, afferma:
La cultura dominante hace del DERECHO a DECIDIR la clave de la felicidad y de la MUERTE la solución a los problemas que nos la dificultan. La sentencia del Supremo USA que niega el derecho constitucional al aborto es un paso en la buena dirección y un aliento para seguir luchado
— Mons. Luis Argüello (@MonsArguello) June 24, 2022
La cultura dominante fa del DIRITTO di DECIDERE la chiave della felicità e della MORTE la soluzione ai problemi che la ostacolano. La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che nega il diritto costituzionale all’aborto è un passo nella giusta direzione e un incoraggiamento a continuare a combattere
E il secondo è stato pubblicato ieri, rispondendo a tutti coloro che criticano coloro che difendono il diritto alla vita del nascituro:
La sentencia del Supremo USA está basada en razones jurídicas. Sus críticos utilizan sólo argumentos emotivos, morales y políticos. Los que niegan el derecho al aborto son llamados reaccionarios, cuando verdaderamente lo son quienes niegan la realidad que una ecografía muestra.
— Mons. Luis Argüello (@MonsArguello) June 30, 2022
La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti si basa su ragioni legali. I suoi critici usano solo argomenti emotivi, morali e politici. Coloro che negano il diritto all’aborto sono chiamati reazionari, quando in realtà lo sono coloro che negano la realtà che un’ecografia mostra.
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