Per rispondere alle 400.000 richieste di preghiera annuali, i Frati francescani dell’Espiazione dello stato di New York sanno dietro a chi incamminarsi: sant’Antonio. Essi recitano la più lunga novena continua al santo portoghese del XIII secolo. «È un fratello maggiore per noi e lo preghiamo per la sua intercessione», ha detto alla Cna padre Brian F. Terry, ministro generale. Questi frati vantano il più grande santuario all’aperto di Sant’Antonio negli Stati Uniti. Dedicato nel 1960, è situato su una proprietà di circa 160 ettari in cima alla montagna che presenta una grande statua in marmo di Sant’Antonio che tiene il bambino Gesù.
«Non sono solo nove giorni», ha sottolineato Terry, «è stata la novena che recitiamo sin dalla fondazione della comunità».Ispirato da san Francesco d’Assisi, il Servo di Dio padre Paul Wattson fondò i Frati francescani dell’Espiazione per camminare come fratelli con coloro che sono smarriti e hanno bisogno della guarigione di Dio. Mentre l’ordine con sede a New York iniziò nel 1898 nella tradizione anglicana, nella chiesa episcopale i suoi membri si convertirono al cattolicesimo nel 1909.
Oggi ci sono circa 65 frati, compresi quelli in formazione e anche 90 suore con le quali i frati prestano servizio. La loro devozione a sant’Antonio inizia nel 1912 quando installarono una statua a lui dedicata nella loro Cappella di San Francesco. Un giorno, mentre Wattson era in piedi davanti alla statua, qualcuno gli consegnò una lettera di una madre che chiedeva preghiere per il suo bambino morente, Anthony. «Mi sono immediatamente inginocchiato davanti a questa immagine di Sant’Antonio con il Divino Bambino in braccio e gli ho chiesto di intercedere per la vita del piccolo Anthony», ha ricordato Wattson. Da quel momento ogni sera Wattson e i frati pregavano per l’intercessione del santo. Dopo due settimane la madre scrisse di nuovo, questa volta per dire che il piccolo Anthony era miracolosamente guarito.
Per la festa del santo migliaia di pellegrini si radunano ogni anno presso il Santuario Nazionale di Sant’Antonio dei frati a Graymoor, a Garrison, New York, situato a circa 50 miglia a nord di New York City. Quest’anno in particolare sarà una grande festa perchè è la prima celebrazione aperta a tutti dal 2019, dopo la pandemia. La tradizione prevede chele persone portino le candele al santuario, «entro la fine della notte avremo migliaia di candele sui gradini del santuario. Assolutamente bellissimo e sbalorditivo!», commenta padre Terry.
«Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere», quanto Sant’Antonio abbia lavorato per la coerenza tra parole e opere lo testimoniano i suoi scritti e questa è la volontà che perseguono anche i Frati francescani. «Il santo come “uno che è andato a cercare le persone dove si trovavano, le ha incontrate e ha semplicemente raccontato loro una semplice storia di un Dio amorevole”», così padre Terry riassume la figura di sant’Antonio. I frati svolgono questo nel loro servizio, dall’incoraggiare il dialogo tra tutte le fedi alla gestione di ministeri come il St. Christopher’s Inn, che Terry ha detto che ospita 180 uomini senzatetto e che soffrono di problemi di alcol e droga.
E per raggiungere tutti, anche coloro che non possono visitare il santuario di persona, il sito web dei frati include il “St. Anthony Prayer Corner”, che include la storia del santo e preghiere e novene per i fedeli che ne chiedono l’intercessione.
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