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21.12.2024

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«Rischio scisma». L’appello dei 70 alla Chiesa tedesca alle prese col Sinodo
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13 Aprile 2022

«Rischio scisma». L’appello dei 70 alla Chiesa tedesca alle prese col Sinodo

Ci sono le firme di quattro cardinali Francis Arinze (vescovo di Onitsha, Nigeria), Raymond Burke (arcivescovo emerito di St. Luoise, Missouri, Usa), Wilfred Napier (arcivescovo emerito di Durban, Sud Africa) e George Pell (arcivescovo emerito di Sydney, Australia). Poi ci sono oltre 65 vescovi, tra cui molti amici del Timone; l’italiano Massimo Camiscasca (vescovo emerito di Reggio Emilia – Guastalla), Salvatore Cordileone (vescovo di San Francisco, California, Usa), Thomas Olmsted (vescovo di Phoenix, Arizona, Usa), Thomas Paprocki (vescovo di Springfield, Illinois, Usa) e tanti altri.

Una lettera appello, che mette nero su bianco la preoccupazione per il cammino sinodale della Chiesa tedesca che secondo i firmatari provoca confusione sull’insegnamento della Chiesa e mostra«più sottomissione e obbedienza al mondo e alle ideologie che a Gesù Cristo come salvatore». Il riferimento ovviamente è alle bozze di testi – firmate a febbraio dall’assemblea dei vescovi tedeschi – in cui si chiedevano benedizioni per coppie dello stesso sesso – e soprattutto al recente intervento del capo della Chiesa tedesca, il cardinale Reinhard Marx secondo cui l’insegnamento sull’omosessualità «non è scolpito» nella pietra e dunque si può mettere in discussione.

Parole inequivocabili, di fronte a cui la lettera dei 70 non è meno ferma: «l’urgenza delle nostre osservazioni congiunte è radicata in Romani 12, e in particolare nella cautela di Paolo: “Non conformarti a questo mondo”. E la loro serietà scaturisce dalla confusione che il Cammino sinodale ha già causato e continua a causare, e dal potenziale scisma nella vita della Chiesa che inevitabilmente ne risulterà».

Lo scritto si sviluppa in sette punti. 1. Non ascoltando lo Spirito Santo ed il Vangelo – scrivono i 70- le azioni del Cammino Sinodale minano: la credibilità dell’autorità della Chiesa, compresa quella di Papa Francesco; l’antropologia cristiana e la morale sessuale e l’attendibilità delle Scritture. 2. Mentre mostrano una patina di idee religiose ed un vocabolario religioso, i documenti del Cammino Sinodale tedesco sembrano in gran parte ispirati non dalla Scrittura e dalla Tradizione […] ma dall’analisi sociologica e dalle ideologie politiche contemporanee, incluse quelle del “gender”. Essi guardano alla Chiesa e alla sua missione attraverso la lente del mondo piuttosto che attraverso la lente delle verità rivelate nella Scrittura e nell’autorevole Tradizione della Chiesa. 3. Il contenuto del Cammino Sinodale sembra anche reinterpretare, e quindi sminuire, il significato della libertà cristiana. Per il cristiano, la libertà consiste nella conoscenza, nella volontà e nella libera capacità di fare ciò che è giusto. La libertà non è “autonomia”. La libertà autentica, come insegna la Chiesa, è legata alla verità ed è ordinata al bene e, in definitiva, alla beatitudine […].

4. La gioia del Vangelo – essenziale per la vita cristiana, come spesso sottolinea Papa Francesco – sembra essere del tutto assente dalle discussioni e dai testi del Cammino Sinodale. […] 5. […]Nei suoi effetti, il Cammino Sinodale mostra più una sottomissione ed obbedienza al mondo e alle sue ideologie che a Gesù Cristo come Signore e Salvatore. 6. L’attenzione del Cammino Sinodale al “potere” nella Chiesa suggerisce uno spirito fondamentalmente in contrasto con la vera natura della vita cristiana. In fondo la Chiesa non è solo un’“istituzione” ma una comunità organica; non un sistema egualitario, ma familiare, complementare e gerarchico – un popolo sigillato nell’unità dall’amore di Gesù Cristo e dall’amore reciproco nel suo Nome. La riforma delle strutture non è affatto la stessa cosa che la conversione dei cuori […].

7. L’ultimo e più penoso problema del Cammino Sinodale in Germania risulta essere terribilmente ironico. Con il suo esempio distruttivo, esso può portare alcuni vescovi, e porterà molti laici altrimenti fedeli, a diffidare della stessa idea di “Sinodalità”, così da ostacolare ulteriormente il necessario dialogo in seno alla Chiesa sul compimento della sua missione di convertire e di santificare il mondo.

Chissà se questo scritto farà breccia nel percorso sinodale tedesco o cadrà nel vuoto come già avvenuto con le preoccupazioni dei vescovi polacchi, certo è che, come afferma uno dei firmatari, Thomas Paprocki, arcivescovo di Springfield, Illinois. «Il Cammino sinodale tedesco si è allontanato dal sentiero dell’autentica sinodalità e si è posto in opposizione alle verità della nostra fede cattolica come insegnate i secoli dalla Scrittura e dalla Tradizione – poi aggiunge – Nella correzione fraterna e in unione con i Vescovi di tutto il mondo, incoraggio i Vescovi della Germania a tornare al vero deposito della fede, come ci è stato trasmesso da Gesù Cristo».

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