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Vescovi Ue contro Macron: «Non esiste nessun diritto all’aborto»
NEWS 9 Febbraio 2022    di Federica Di Vito

Vescovi Ue contro Macron: «Non esiste nessun diritto all’aborto»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha apertamente affermato che il diritto all’aborto dovrebbe essere integrato nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, durante il suo discorso per inaugurare la presidenza francese del Consiglio, di fronte al quale la reazione della Metsola non era stata molto chiara. Benvenuta presidenza francese, insomma.

La reazione dei vescovi europei invece si è fatta sentire forte e chiara, esprimendo in apertura alla nota firmata dal cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente Comece e dai quattro vice-presidenti, la loro «profonda preoccupazione e opposizione». La commissione episcopale dell’Ue Comece ha dichiarato martedì a Bruxelles che un tale “diritto” non è riconosciuto né a livello europeo, né tantomeno nel diritto internazionale. Stroncano definitivamente la proposta avanzata da Macron perché andrebbe contro «le convinzioni e i valori europei fondamentali» e sarebbe per questo una «legge ingiusta, sprovvista di fondamento etico e destinata a essere causa di perpetuo conflitto tra i cittadini dell’Ue».

Ricordano al presidente da dove veniamo e quali sono i valori che i padri fondatori hanno posto al centro, «Ci preme sottolineare che uno dei valori principali è il rispetto della dignità di ogni persona umana in ogni fase della sua vita, soprattutto in situazioni di totale vulnerabilità, come nel caso del nascituro. I padri fondatori dell’Unione europea, fondati sulla genuina tradizione umanistica che fa dell’Europa ciò che è, erano molto consapevoli della vitale importanza della dignità inalienabile della persona umana e della comunità come terreno comune della nostra Unione».

Nel loro discorso non lasciano indietro nessuno, affermando di riconoscere la «tragedia e [la] complessità delle situazioni in cui si trovano le madri che intendono abortire». Al centro dell’operato del mistero diaconale della Chiesa e della società ci deve essere la cura di entrambe le parti, senza distinzione, «entrambi devono ricevere tutto l’aiuto e l’assistenza necessari». Questo sì che suona come tutela reale dei diritti, di tutti.

E se da noi si propone l’aborto come diritto, oltreoceano la Camera dei rappresentanti del Tennessee ha approvato un disegno di legge che dichiara giorno di lutto il 22 gennaio, quando cioè l’aborto è stato legalizzato. Ce ne sarà di strada da fare, fin quando i diritti di tutti verranno posti sullo stesso piano, evitando «imposizioni ideologiche», come ricordano i vescovi.


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