Il vescovo spagnolo José Ignacio Munilla, attualmente l’amministratore apostolico di San Sebastián, in una recente conferenza mette in guardia i fedeli su gnosticismo e New Age , fenomeni che non esistono solo al di fuori della comunità credente, ma anche all’interno della Chiesa , sia nella teologia che nella spiritualità e nella pastorale.
La conferenza, tenuta il 4 gennaio 2022, è intitolata “Metastasis del Gnosticismo en el siglo XXI. Convergenza tra New Age e razionalismo, infiltrate nella spiritualità cattolica” (vedi sotto il video integrale della conferenza postato su Youtube). Di seguito pubblichiamo una nostra traduzione di lavoro sui passaggi più interessanti riportati dal portale Infocatolica.
IL RISCHIO DEL RAZIONALISMO
Sebbene la New Age e il razionalismo sembrino molto diversi, hanno una confluenza. «Il razionalismo modernista, nella sua influenza all’interno della fede cristiana, ha cercato di tradurre l’immagine di Dio nelle categorie della cultura attuale, eliminando o reinterpretando tutto ciò che stride alla sensibilità attuale». Un tentativo che in ultima analisi, dice Munilla, finisce per negare i misteri della fede, che vengono reinterpretati a partire dalle categorie mondane, svuotando questi misteri di contenuto.
UNA RIVELAZIONE RELATIVA
«Alcuni teologi hanno cercato di reinterpretare la rivelazione» con la chiave per cui si «impara a scoprire la verità che è dentro di te». La rivelazione, così intesa, sarebbe come una levatrice che aiuta a far nascere la verità di Dio nell’uomo, senza valutare che essa innanzitutto viene “da fuori”, direttamente da Dio. La conseguenza diretta è chiara: «allora ci sono tante rivelazioni quante sono le persone». Così, «se non c’è rivelazione oggettiva, se Dio non è venuto a parlarci… tutte le religioni sono ugualmente valide, o invalide». Prevale una spiritualità indistinta.
IL CUORE DELLA NEW AGE
In questo contesto, il vescovo afferma che la New Age presupporrebbe «una confluenza di tutte le religioni» in una spiritualità comune in termini di interiorizzazione: «quello che ti aiuta a interiorizzare te stesso, ad entrare di più in te stesso, va bene. La chiave è ritrovare se stessi, raggiungere la pace, rilassarsi, avere un’armonia cosmica». Lo puoi fare «forse con un po’ di yoga, con lo Zen, con il Reiki… puoi aiutarti a interiorizzare, o forse con il Vangelo, forse con il Corano… questo è un po’ secondario; l’importante è che ognuno veda ciò che lo aiuta a cercare quel tipo di rilassamento e di armonia cosmica».
DEBOLI FILOSOFIE ALLA BASE
Lo gnosticismo, tra l’altro, si basa su «errori filosofici come il panteismo e l’immanentismo». Si dice che «Dio non è altro che te stesso», aggiungendo poi che «l’obiettivo è raggiungere l’unità con il cosmo, fondersi con l’Assoluto, cancellare i limiti tra Dio e la creatura». Alla fine, queste concezioni gnostiche chiamano a superare la concezione personale della divinità: «Dio è un’energia, è il Tutto». Non solo, «si fa ancora un passo: Dio sei tu» , lasciando dietro di sé ogni idea personalistica di incontro tra un me e un Tu.
Per questo, continua, «lo gnosticismo si muove come un pesce nell’acqua Delle filosofie orientali che non credono in un Dio personale, ma in un’energia». Il vescovo ammette che questo è logico nel buddismo, per esempio, ma «nel cristianesimo è assolutamente stridente con i nostri concettI».
E coglie l’occasione per chiarire qualcosa che è motivo frequente di confusione: le affermazioni di unione con la divinità da parte dei mistici cristiani: «Santa Teresa di Gesù o san Giovanni della Croce , quando hanno quelle espressioni mistiche per cui anima e Dio si fondono e si uniscono nel matrimonio spirituale, non stanno affatto negando l’essere personale di Dio».
Eresie come lo gnosticismo «sembrano essere filosofie occulte che solo menti privilegiate e astratte sono in grado di comprendere».
SPUNTI PER SMASCHERARE IL GROVIGLIO GNOSTICO
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