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Covid, «La beata Sandra Sabattini è apparsa e mi ha salvato»
NEWS 30 Dicembre 2021    di Francesca Burattin

Covid, «La beata Sandra Sabattini è apparsa e mi ha salvato»

Un altro “miracolo” per Sandra Sabattini? Nel video che potete vedere qui sotto il sacerdote di Riccione don Alessio Alasia, nel marzo 2020 ricoverato e sottoposto a coma farmacologico causa Covid, racconta come una fedele gli abbia riferito di aver visto per due volte la beata Sandra Sabatini, apparsa per tranquillizzare tutti sulle condizioni del sacerdote.

«Nella Chiesa ci sono gli sposi santi e i genitori santi. Ma non sarebbe bello avere anche una fidanzata santa?». Con queste parole don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, si riferiva alla figura di Sandra Sabattini, morta a soli 22 anni dopo essere stata investita da un’auto il 29 aprile 1984 a Igea Marina (RN), proprio mentre si recava a un incontro della Comunità. Nell’ottobre del 2019 la Santa Sede ha riconosciuto nell’inspiegabile guarigione di Stefano Vitali un miracolo attribuito proprio all’intercessione di Sandra Sabattini, che è stata poi beatificata nell’ottobre del 2021.

Don Alessio, durante la prima ondata della pandemia, è stato ricoverato in ospedale a causa del coronavirus, le sue condizioni di salute sono apparse subito molto gravi tanto che è stato tenuto in coma farmacologico per ben 5 settimane. Così il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, ha chiesto ai fedeli di pregare per la guarigione del sacerdote.

Secondo quanto riportato da Buongiorno Rimini una fedele, impegnata a pregare per don Alessio chiedendo l’intercessione di Sandra Sabattini, allora ancora in attesa di essere beatificata, alle 5,40 del mattino di domenica 29 marzo 2020 vede apparire un volto, proprio quello di Sandra. La donna teneva sul comodino un opuscolo di Sandra con una preghiera che recitava ogni sera, soprattutto in quei giorni in cui il sacerdote stava particolarmente male. Quel volto sorridente comincia a parlare alla donna e le dice: «Non ti preoccupare, andrà tutto bene». La donna si affrettò a scrivere sull’opuscolo: “29 marzo – ore 5,40”. Non voleva dimenticare giorno e ora di quella incredibile esperienza.

Le condizioni di don Alessio in realtà sembrano volgere al peggio, all’infezione virale se ne aggiunge una batterica. Il 10 aprile 2020, venerdì santo, comincia a diffondersi la notizia che per lui non ci sia più nulla da fare. La giovane venerabile torna quindi a farsi sentire dalla donna. È il 13 aprile 2020, lunedì dell’Angelo. La ragazza riappare sorridente e assicura: «Adesso ci penso io». Qualche giorno dopo le condizioni di don Alessio vanno progressivamente migliorando. La donna tiene per sé questa straordinaria esperienza per circa un anno, fino a quando non decide di andare a riferirla allo stesso sacerdote. Don Alessio è rimasto particolarmente stupito di tutta questa storia che lo riguarda, ma va sottolineato che questo non è che l’unico segno che gli è arrivato per confermargli che in quella malattia è stato circondato dal caldo abbraccio del Mistero.

Lo stesso vescovo, monsignor Francesco Lambiasi, ha raccontato che il venerdì santo (cioè il giorno in cui le condizioni di don Alessio apparivano disperate) è stato avvicinato da una persona, seria, credibile, degna di fede, che gli ha detto di non pregare più per la guarigione di don Alessio, perché l’obiettivo era già stato raggiunto. D’ora in poi avrebbe dovuto pregare solo per ringraziare.

Don Alessio ha scritto un libro che si intitola Cronache marziane, (editore: ilPonte) e in cui racconta la sua esperienza.

 


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