«Puntiamo ad oltre diecimila copie». Sono aspettative degne di nota, quelle delle aziende tipografiche che hanno curato il calendario, in uscita in questi giorni, che non ti aspetti; non, almeno, nell’Italia laica e secolarizzata di fine 2021: un calendario pensato e realizzato tra le mura d’un monastero, quello di Santa Veronica Giuliani a Città di Castello, una struttura con quattro secoli e passa di storia, che oggi ospita otto monache clarisse Cappuccine.
Tra queste, c’è suor Chiara la quale, illustrando la genesi di «Laus Deo» – questo il nome dell’iniziativa, giunta quest’anno alla terza edizione –, ha raccontato: «Quest’anno il tema è la parola di Dio. Abbiamo sperimentato che solo la parola di Dio, infatti, può dare nuovi occhi per leggere i drammi dell’esistenza». Entrare nelle case con le «piccole e semplici parole della Sacra Scrittura» è, dunque, il fine di questo calendario, che per ogni mese reca delle foto a prima vista in bianco e nero eppure, in realtà, coloratissime.
Sì, perché è vita immersa nella pienezza quella delle suore del monastero di Città di Castello ritratte, oranti, in «Laus Deo». Che, da questo punto di vista, si rivela ben più d’un semplice calendario a sfondo religioso, alla Frate Indovino tanto per capirci. «Il nostro augurio e la nostra preghiera», aggiunge sempre suor Chiara, «è che tutti noi possiamo avere occhi che in qualche modo vedono l’invisibile, anche e soprattutto nel buio della prova e della disperazione». Quello che arriva dalle monache clarisse è dunque anche un invito.
L’invito a riscoprire che, in questo mondo lacerato dalla pandemia e da crisi a più livelli, la sola via autentica – in grado di appagare, s’intende – resta quella della preghiera e della devozione. Una via che, manco a dirlo, non viene però indicata dal guru del momento né da seguitissimi influencer, bensì da umili religiose che, con «Laus Deo», ci ricordano indirettamente della loro esistenza. Una esistenza per scelta appartata, silenziosa, ad occhi mondani pressoché irrilevante eppure, in parentesi storiche come quella che stiamo vivendo, più preziosa che mai.
Chi si procurerà questo calendario avrà dunque un elegante promemoria per l’Eterno, un quotidiano invito, realizzato con cura dalle seguaci della santa nata a Mercatello sul Metauro e venerata in tutto il mondo, a scavare oltre i sentimenti altalenanti del quotidiano – l’ottimismo che scema nella rassegnazione, per poi tramutarsi ancora in evanescente euforia e così via – per affidarsi a Chi, Lui sì, può offrire vere e durature parole di Speranza.
Doveroso, a questo punto, concludere segnalando a chi volesse richiedere la propria copia di «Laus Deo» che esso è, ovviamente, disponibile presso il Monastero. Chi non avesse modo di recarsi a Città di Castello può invece comunicare i propri dati alla mail calendario.svg@gmail.com – sito: www.santaveronicagiuliani.it. La somma raccolta per questa iniziativa andrà a sostenere le monache clarisse Cappuccine, il loro monastero e la loro missione. Che, dopotutto, è supplire con la loro testimonianza di vita e con la loro preghiera alla distrazione di un’umanità che, illudendosi di possedere tutto, smarrisce puntualmente l’Essenziale e, con esso, la propria felicità. Quella vera.