Ci sono promesse che si presentano sotto mentite spoglie. Benefattori che sembrano avere il privilegio di diffondere miracolose ricette per la salvezza. Vendere poi è ancora più facile se sai dove farlo. Una fiera esoterica ad Aquisgrana fa da palcoscenico a guaritori e maghi. Mentre ci si fa un giretto l’attenzione viene catturata da alcuni dispositivi pronti all’uso: due spine a banana con cavi nella spirale, una la tiene il cliente sopra la testa e l’altra il guaritore. Si fa muovere la frusta lungo il corpo del fortunato dall’alto verso il basso per rintracciare i “blocchi” nei “chakra”. E il gioco è fatto. Il cliente è sbloccato. Come nuovo. La dottrina dei chakra deriva dalla medicina tradizionale indiana, ma «le offerte esoteriche non hanno nulla a che fare con la vera spiritualità orientale», sottolinea il professor Bernhard Uhde, che conduce ricerche sulla spiritualità presso l’Istituto di Spiritualità occidentale-orientale di Friburgo.
E poi che versatilità. L’esoterismo occidentale si adatta a qualsiasi provenienza culturale-religiosa. Un frullato di spiritualità orientale, condito con massime cristiane e concetti pseudoscientifici che rispondono secondo necessità alla visione del mondo del cliente. Si va da rituali religiosi sciamanici “antichi” a “conoscenze” pseudofisiche sulle “radiazioni”. Raramente qualcuno di questi guru ha studiato a fondo le radici delle filosofie sciamaniche o orientali, afferma Herbert Busch, consigliere per le questioni ideologiche della diocesi di Aquisgrana.
Attenzione però a pensare all’esoterismo come un semplice hobby. Tutt’altro. Si tratta di un pericoloso mercato da un milione di dollari. Gli esoteristi vantano una visione completa del mondo e la capacità di stabilire un contatto con l’al di là, ad esempio “canalizzando” con angeli o altri esseri. Ovviamente il tutto è pensato in modo che appaia il più veritiero possibile: i nomi dei loro interlocutori “celesti” provengono dalle Sacre Scritture (come Michele o Gabriele), dalla mitologia ebraica (come Chamuel, Haniel) o dall’immaginazione del “medium” (Ichmiel, Emuriel).
C’è spazio proprio per tutti. Per chi non vuole andare sul pesante sono disponibili molti flaconi con “spray arricchito di energia angelica”. Ogni bottiglia alla modica cifra di 19,90 euro. Dovrebbero “energizzare” e aiutare la propria “crescita spirituale”. Non possono mancare poi gli oli essenziali, un passepartout sempre valido. Così come la lavanda riduce lo stress o l’eucalipto allevia i dolori reumatici, anche agli angeli vengono assegnati dei compiti specifici. “Gabriel” assicura una mente lucida, “Raphael” la “preveggenza” o “Jophiel” un apprendimento più efficiente. In poche parole, almeno in questa visione esoterica, gli angeli sono esseri al servizio del medium, unico capace di entrarci in contatto quando vuole. Certo, la modalità rimane segreta ed esclusiva.
Questa dottrina degli angeli non ha nulla a che fare con la fede della Chiesa nei santi angeli, come attestato dalle Scritture e dalla tradizione. Per i cristiani gli angeli sono creature che stanno direttamente con Dio e, come dice la parola greca “Angelos”, messaggeri ed emissari di Dio o angeli custodi. Fanno parte della corte del Signore e non possono essere manipolati dagli umani. Non sono disponibili a nostro uso e consumo, insomma.
La coerenza poi è al primo posto. Tanta attenzione al corpo, alla mente, allo spirito per poi finire a mangiarsi currywurst e polpette «i successi culinari della fiera», a detta del personale di sala. Davanti al palazzo c’è una signora con la sigaretta accesa in bocca, che, come “Cristo medium”, promette al telefono “aiuto contro malattie di ogni genere” per € 1,69 al minuto, compreso sollievo da traumi, depressione e dipendenze. Ovviamente queste promesse sono tanto pericolose quanto più la malattia è grave. E non pensiamo che non vengano vendute false speranze anche ai malati di cancro, per esempio. Spesso sono proprio i pazienti gravemente malati, che necessitano di una terapia lunga e talvolta dolorosa, a cercare la guarigione rapida e facile promessa da questi fantomatici guaritori. “Il trattamento non sostituisce una visita dal medico” è presente un po’ dappertutto, ovviamente per proteggere da azioni legali. Tali frasi sono standard tra i guru esoterici.
C’è poi anche chi ne paga le conseguenze. In Spagna il tribunale di Barcellona ha emesso una condanna a due anni e mezzo di reclusione per la popolare maga di tarocchi Pepita Villalonga per aver truffato un cliente. In più, il tribunale le vieta di esercitare qualsiasi attività legata all’esoterismo durante il periodo della sentenza. Va poi ricordato che questa non è la prima volta che Vilallonga ha avuto problemi legali, nel 2017 è stata arrestata per aver truffato 300.000 euro a una donna di 77 anni con un disturbo della personalità.
Nel caso della sentenza la donna colpita al primo incontro con la maga aveva sborsato 4.400 euro in contanti, «tutto si sarebbe risolto più velocemente se avesse pagato in contanti», così le era stato promesso. Al secondo appuntamento, «la sua malattia era così grave che aveva bisogno dell’aiuto di altre persone», come padre Giorgio, fantomatico cappellano in Vaticano. Per richiedere l’aiuto del padre ovviamente la cifra sarebbe schizzata a 10.000 euro. «Visto lo stato di panico in cui si trovava la vittima, ha accettato di pagare quella cifra».
La sentenza mette in evidenza «lo stato di fragilità e vulnerabilità affettiva che ha portato all’invalidità permanente decretata a un grado di invalidità assoluta». Al processo, la vittima ha spiegato di aver pagato un totale di 31.000 euro, ma ha rinunciato a recuperarli, assicurando di volere solo che nessuno cada più in quella trappola. La sentenza sottolinea che gli imputati sono riusciti attraverso trucchi ingannevoli a mettere la vittima «in uno stato di panico completo e irrazionale» per indurla a tirar fuori una somma così alta di denaro. Si tratta, appunto, di «una vera cospirazione». Altra cosa da sottolineare, la Villalonga veniva pubblicizzata dai media: il suo ufficio a Barcellona, offriva servizi occulti, misticismo, esoterismo, rituali e vendita di materiale magico.
Guarigione e salvezza. Ecco cosa ci viene promesso. E Dio che cosa ci promette? Anche la Chiesa conosce preghiere di guarigione e l’unzione degli infermi è un sacramento. Ma la speranza è sempre riposta nella volontà di Dio. Ed è a Lui che si lascia spazio per operare, alcune volte proprio attraverso la malattia. Le porte che Dio apre per farsi conoscere agli uomini e mostrare loro il Suo amore non possiamo inventarcele noi. E l’ennesimo tentativo umano di farci dio in questi casi si chiama truffa. Che gli angeli profumino di oli essenziali o meno poco importa, qui è con l’anima che si scherza. E nessun guru potrà mai accogliere un uomo nella sua malattia e salvarlo attraverso di essa. Come credenti siamo chiamati a cambiare ottica e distanziarci apertamente da soluzioni apparentemente a portata di mano. Non sempre ci verrà donata la guarigione fisica, ma è certo che possiamo essere curati nel profondo, qualsiasi sia la nostra condizione.
“E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate” (Apocalisse 21, 4).