Siamo giunti ancora un altro anno a questa data. 8 dicembre 2021. Chi l’avrebbe mai detto che saremmo arrivati ora, soprattutto dopo due anni interi intensi e difficili, dove la nostra fede è stata messa alla prova. Comunque ci siamo trovati più rafforzati, come Abramo dopo essere stato messo alla prova da Dio che gli chiedette in sacrificio il suo unico figlio, il figlio della promessa (Eb 11,8-19) Divenne “giusto” e con una fede “rocciosa”.
Forse ora abbiamo ancora qualche ferita aperta, qualche ematoma, o ci sembra di essere più malconci di prima, ma dobbiamo non dimenticarci di quelle parole che mai come oggi risuonano così significative: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt 28,20b). Se c’è poi una persona che ci insegna a credere nonostante ogni aspettativa, è proprio Maria, di cui oggi facciamo memoria straordinaria della sua Immacolata Concezione. Forse il Suo esempio e quello dei santi o patriarchi ci fa sentire piccoli e senza tutta quella fede nel Salvatore che loro ebbero. Ci rendiamo conto dei nostri sbagli, dei nostri peccati, delle nostre fragilità… E forse, anche in cuor nostro, pensiamo che loro sono stati più fortunati di noi, hanno vissuto in tempi migliori oppure sono stati privilegiati.
Il dogma dell’immacolata concezione suona molto come fosse una sorta di sconto sulla difficoltà quotidiana che noi dobbiamo affrontare nella lotta cristiana tra lo scegliere il bene ed evitare il peccato. In realtà questo dono straordinario di Dio a Maria, non ha minimamente escluso la sua libertà, e la difficoltà sua di dover aderire giorno dopo giorno a questa purezza di vita realizzando quotidianamente questa promessa. In fin dei conti anche noi, nella seconda nascita del battesimo siamo stati generati figli di Dio, senza più peccato, con una veste bianchissima e nuova come le vesti del Cristo trasfigurato o risorto. Il nostro compito è custodire questo dono, proprio come Maria ha fatto, non senza sacrifici, sofferenze, lotte e difficoltà quotidiane. E’ stata la fede in Dio e quindi in suo figlio Gesù che gli ha dato forza in questo, che non gli ha mai fatto perdere la speranza, nemmeno ai piedi della croce. Siamo davanti a un faro in una notte tempestosa. Siamo rassicurati dalla sua protezione e intercessione, affinché non ci smarriamo nelle logiche mondane e nelle preoccupazioni forti di questi tempi molto duri per ogni uomo e particolarmente per ogni cristiano.
Molti in questo periodo mi rivolgono questa domanda: “siamo alla fine dei tempi?” Alchè resto basito, pur comprendendo che guardandosi intorno non ci sia da stare allegri. Maria ci dà risposta anche per questo… Pure lei infatti, davanti alla passione di suo Figlio condannato come un malfattore, sapendo di essere davanti al Figlio di Dio, oltre che suo figlio, si è vista crollare il mondo addosso. sicuramente avrà pensato: questa è la fine del mondo e della storia. O quantomeno si è resa conto che è finito il mondo per lei, dopo questa atroce sofferenza che ha vissuto. Però, come Gesù non ha mai perso la fede nel Padre, anche lei non ha mai smarrito la via. Carità, quando tutti odiano; speranza, quando tutti sono disperati; Fede, quando è la fine… Dio non delude! e infatti Maria ha potuto conoscere questo sulla sua pelle, proprio nella risurrezione, insieme agli apostoli e a tutta la Chiesa.
Ci sembra di essere morti dentro oggi? ci sembra di essere in tempi morenti? ci danno per spacciati come cristiani, destinati a scomparire di fronte al diabolico secolarismo di questo mondo? Beh il nostro “Capo” ha vinto anche la morte… e sia Maria che tutti quelli prima di noi che ne hanno seguito le orme, hanno percorso quella strada della vita verso il Signore. Coraggio figlioli ricordatevi fede, speranza e carità e sebbene l’ultima sia la più importante, sono sicuro che già la vivete abbondantemente e con gioia, ma quindi non dimenticatevi la fede.
Maria ci accompagni dal Cielo e ci protegga sempre!
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