Lo scrittore Matt Archbold ha sottolineato che Capra era un cattolico che «non solo doveva combattere l’industria di Hollywood», ma che «ha dovuto resistere alla tentazione del diavolo di diluire la forte vena di moralità che attraversava i suoi film». Archbold ha ricordato che nel manoscritto Night Voice, scoperto di recente a casa del figlio di Capra, il regista cattolico ha scritto di come Hollywood gli sia andata contro «alla fine della sua carriera».
Capra ha indicato di aver parlato con il diavolo una notte, mentre era nella sua casa. E che il diavolo ha cercato di convincerlo a scrivere “film senza valori”. Archbold ha sottolineato che Capra, parlando del suo film “L’eterna illusione”, ha affermato che si trattava di un’occasione per annunciare la richiesta di Cristo di amare gli altri, che è «la forza più potente nella vita delle persone».
Tuttavia, lo scrittore ha notato che Capra non ha sempre preso sul serio la fede: «Un amico scienziato cristiano gli ha detto qualcosa che ha cambiato la sua vita: “I talenti che ha, signor Capra, non sono suoi, non li ha acquisiti da solo. Dio gli ha dato quei talenti; sono i suoi doni per te, da usare per il loro scopo”».
Dopo questa frase dello scienziato, Capra «ha rivalutato la sua fede e ha iniziato a prenderla più sul serio», iniziando a usare la sua arte in modo diverso. «I miei film dovrebbero consentire a tutti gli uomini, donne e bambini, di sapere che Dio li ama, che io li amo e che la pace e la salvezza diventeranno realtà solo quando tutti impareranno ad amarsi l’un l’altro», ha detto Capra.
Lo scrittore ha aggiunto che, nell’autobiografia del 1971, Capra ha scritto che l’umanità ha bisogno di drammatizzazioni che mostrino che «l’uomo è essenzialmente buono, un atomo vivente di divinità; che la compassione per gli altri, amici o nemici, è la più nobile di tutte le virtù. Bisogna fare film per dire queste cose, per contrastare la violenza e la meschinità, per guadagnare tempo per smobilitare l’odio».
Archbold si è rammaricato del fatto che molte persone abbiano criticato sarcasticamente la banale vita di George Bailey, protagonista de La vita è meravigliosa. «Ma quando vedo persone a cui non piacciono i film di Capra», ha detto Archbold,« penso di essere dalla parte giusta. Quindi quest’anno guarderò La vita è meravigliosa, felice di sapere che al diavolo non piace». (Fonte)
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