In questi anni sono diversi gli autori americani che hanno puntato i fari sul problema, provando a interpretare ciò che tutti i giorni ci troviamo a vivere, un tempo dove la libertà è diventata un assoluto. Per qualcuno questo è l’inevitabile approdo del liberalismo, o meglio di quel liberalismo politico che ha perfino dimenticato alcune sue premesse. A furia di libertà e diritti da garantire siamo ormai passati dal “fa ciò che ti piace” al “sii ciò che vuoi”, in barba anche al dato biologico.
Il più noto di questi autori in Italia è certamente Rod Dreher, che con il suo Opzione Benedetto ha cercato anche una via possibile per vivere da cristiani in un mondo ormai post cristiano. Non una fuga, ma un ritorno all’essenziale per trovare la forza di rifermentare la massa, un monachesimo 2.0 per conservare il seme da una parte e dall’altra essere pronti a spargerlo.
Ora il Timone porta in Italia un libro di Anthony Esolen, che fa parte del gruppo di questi autori statunitensi che da qualche anno hanno affondato il coltello nella piaga, con una certa forza e senza troppo politically correct. Si intitola Sex and the unreal city. La demolizione del pensiero occidentale (pagg. 240, € 22,00), si tratta di un saggio ricco, scritto con un incedere che alcuni hanno paragonato a quello di C.S. Lewis o Chesterton, in cui ogni riga permette di pensare.
Esolen cammina tra le macerie di una città, la nostra, quella dell’Occidente, che è irreale. «Niente può essere costruito sulle bugie che oggi ci diciamo. Ma viviamo rintanati nella Città Irreale, e questo libro», dice Esolen, «è una critica alle sue mura che non reggono, alle sue torri che si inclinano e scricchiolano, alle sue porte che né si aprono, né si chiudono». Sessualità liquida, cancel culture, politicamente corretto, economia disumana, sono solo alcune delle irrealtà che hanno cambiato i connotati alla nostra città e che Esolen ci svela in tutte le loro contraddizioni.
Ma la sua non è soltanto una denuncia. L’autore propone una fuga dall’irrealtà, un percorso per ritornare al reale. E il suo sentiero arriva fino in cima: «Se Dio esiste, è difficile aspettarsi che la città che non conosce Dio conosca se stessa». Una lettura obbligatoria per tutti coloro che cercano il sentiero della verità in un mondo impazzito.
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