«Voglio essere missionario per portare le persone in cielo, e voglio portare i bambini con Gesù e andare in paradiso ed essere felice per sempre, sempre». Sono le parole pronunciate dal letto d’ospedale dalla piccola Teresita Castillo poche settimane prima di morire a Madrid quando aveva solo 10 anni, il 22 giugno 2012. La sua storia ha fatto il giro del mondo diventando virale e le immagini in cui ha pronunciato questo profondo desiderio di amore per Dio si sono riflesse nel documentario Teresita, la ragazza missionaria che è stato prodotto dalla Fondazione EUK Mamie e dalla HM Television, e che può essere visto gratuitamente in lingua spagnola.
Per lei essere missionaria significava soffrire perché le anime conoscessero Gesù. Guidata interiormente dal Signore e sostenuta dalla profonda fede dei suoi genitori, offrì infatti le sue sofferenze per i sacerdoti e «affinché molti bambini conoscessero Gesù e andassero in Cielo felici per sempre, sempre». Prima della sua morte fu ufficialmente nominata missionaria dall’arcidiocesi di Madrid. E in altre immagini del documentario la si può vedere rispondere, anche se già molto debole, su cosa significasse per lei essere missionaria. «Parlare sempre di Gesù e di gioia. E questi giorni di malattia li ho offerti per le altre persone, ad esempio per qualcuno che è malvagio o per i sacerdoti» ha detto una bambina di soli dieci anni, ma con una profondità adulta degna di un cristiano adulto.
Questo documentario ha lo scopo di offrire l’opportunità di conoscere meglio la vita di Teresita e la sua fede che ha sostenuto l’offerta di se stessa giorno dopo giorno, come una piccola vittima che ha nascosto le sue sofferenze dietro al suo sorriso e la sua gioia. In questa produzione di poco meno di un’ora, i suoi genitori, Eduardo Castillo e Teresa Diego, sua nonna Teresa González, sua zia Marta de Diego, così come la sua migliore amica e alcuni dei suoi cugini, parlano della fede e della vita di Teresita. Teresita è stata adottata. I suoi genitori, sposati nel 2002, non ebbero figli e fu durante un viaggio a Medjugorje, che videro confermata la loro chiamata ad adottare. E il dono che avrebbero ricevuto qualche tempo dopo sarebbe stato Teresita.
Nel novembre 2015, quando aveva solo cinque anni e mezzo, le venne diagnosticato un tumore alla testa. Cinque anni di test, biopsie, interventi chirurgici, chemioterapia, trattamento protonico, più undici operazioni nelle sue ultime sei settimane di vita, tutto questo sopportato con gioia. A dicembre 2021 la situazione peggiora e a gennaio viene ricoverata in ospedale. Proprio essere missionario è stato il grande sogno di questa bambina e così ha chiesto al vicario episcopale della diocesi, Ángel Camino, quando l’11 febbraio, festa della Vergine di Lourdes, è andato a trovarla all’ospedale di La Paz. (ne abbiamo dato notizia QUI)
Questo sacerdote fu impressionato e senza parole per l’enorme fede di una ragazza gravemente malata. «La sua testimonianza d’amore per Gesù in mezzo alla sofferenza è un esempio per tutti, non solo per i bambini, perché mostra come dovrebbe essere la via verso il Cielo, perché come dice il Vangelo “se non siete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”». (Fonte)
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