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Calano su Milano 300 monaci wi-fi di Costanza Miriano
NEWS 6 Giugno 2021    di Raffaella Frullone

Calano su Milano 300 monaci wi-fi di Costanza Miriano

Erano da poco passate le 18 e ci ritrovavamo fuori dalla chiesa del Don Orione a Milano. Il taxi che portava Costanza Miriano a prendere l’ultimo treno per Roma si allontanava in direzione centro mentre un temporale scoppiava nel cielo pur soleggiato di Milano. Il red team del Monastero Wifi milanese trovava riparo sotto il porticato insieme a tre persone arrivate dal Veneto appositamente per l’evento di oggi. Procedo con le presentazioni: «Loro sono due miei amici, Romana ed Emiliano», «Ah piacere», rispondono. «Vengono dal Veneto», «Ah cavoli», «Sono marito e moglie e si sono conosciuti tramite il blog di Costanza Miriano». Occhi interrogativi. «Ma in che senso?». A quel punto Romana inizia a raccontare. Lei viveva a Reggio Calabria, lui a Rovereto. Costanza aveva da poco pubblicato il suo primo libro Sposati e sii sottomessa, e aperto da poco il suo blog che immediatamente era diventato un punto di ritrovo virtuale per tantissimi cattolici di tutta Italia. Emiliano era uno degli autori, con lo pseudonimo Andreas Hofer. Colto, profondo e arguto, aveva colpito Romana con la sua penna, il Wi Fi e Cupido hanno fatto il resto: si sono sposati a Roma dopo un anno, con Costanza Miriano come testimone, ça va san dire. Salutano sorridendo e vanno via appena la pioggia si alleggerisce, mentre il red team, commentando questa storia che porta indelebile la firma della Provvidenza, si siede a tirare le fila della giornata mentre assaggiamo i pasticcini che Pietro mi ha portato dal Piemonte per il mio compleanno.

Più che la presentazione di un libro è stato un grande ritrovo tra amici, non pochi venuti da lontano. Qualcuno è partito dalla Toscana solo e unicamente per abbracciare gli amici che non vedeva da troppo tempo e ascoltare parole di verità, sempre troppo rare. E dire che il tema non è che fosse dei più semplici, dei più simpatici. All’ultimo giro infatti Costanza Miriano ha pensato bene di mettere a tema il dolore. Niente di ciò che soffri andrà perduto parla di quello da cui qualunque essere umano naturalmente e istintivamente cerca solo di fuggire a gambe levate, la fatica, la sofferenza. Non contenta ha avuto l’audacia di proporre la sua anti ricetta. Della serie “se non puoi sconfiggerlo, unisciti a lui”, o, per dirla meglio, il trucco è stare dentro la nostra storia, dentro quel dolore, sotto quella croce. Ma perché? Potrebbe chiedersi qualcuno. Scrive Costanza Miriano : «Dio è un pedagogo e ha in mente un piano. Nel piano è prevista la sofferenza, e io so che ha un senso. Lo deve avere. La fatica è la carta di giornale. Bisogna avere la pazienza di scartare, e poi cercare e trovare il diamante nascosto. Se ce lo regalasse senza la carta, senza costringerci a fare uno sforzo, non diventeremmo mai uomini e donne veri, cioè figli suoi». Qui sta il nodo di tutto, ognuno ha il suo, di dolore, diverso, particolare, unico, tutti hanno un senso solo e unicamente nell’ottica della vita eterna. Siamo chiamati ad allenarci ad avere questo sguardo se vogliamo davvero vivere una vita piena.

Quando il red team aveva pensato alla giornata di oggi, mesi fa, in Lombardia si stava vivendo l’infinita zona rossa, le restrizioni, il cosiddetto lockdown. Organizzando l’evento si chiedevano se qualcuno mai sarebbe venuto, ebbene 300 persone hanno risposto sì. Non poco ai tempi del Covid, non poco soprattutto perché le chiese sono sempre più desolatamente vuote e si fatica a tornare ai livelli pre Covid persino per la Messa. Costanza Miriano oggi riesca a mettere insieme ancora persone, soprattutto perché le incontra una ad una. Le riconosce, le abbraccia, firma autografi, riceve regali e soprattutto ascolta storie, tante storie. Perché sì, il Monastero è Wifi, ma se l’amicizia non si fa carne resta solo un’astrazione. L’appuntamento è a Roma, il 2 ottobre prossimo, per il Capitolo generale del Monastero Wifi. Stay tuned.


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