Joe Biden, secondo presidente cattolico negli Stati Uniti dopo John Fitzgerald Kennedy, partecipa alla Messa, fa la comunione, ma sull’aborto, per citare uno dei temi sensibili, si dice personalmente contrario e intanto sostiene e attua leggi a favore della libera scelta. È questa la cifra del cattolico, per dirla con una frase dell’ex premier italiano Romano Prodi, che ama definirsi «adulto».
Una mancanza di «coerenza» che i vescovi degli Stati Uniti hanno rilevato subito al momento dell’insediamento del nuovo presidente e che ha rinfocolato un dibattito che da tempo attraversa l’episcopato a stelle e strisce.
Così il 30 marzo scorso il presidente dei vescovi Usa, Josè Gomez, aveva informato la congregazione per la Dottrina della fede in Vaticano dell’intenzione di votare un documento sulla cosiddetta «coerenza eucaristica» durante l’assemblea dei vescovi americani prevista per il 16 giugno. Ma dalla Santa Sede è arrivato uno stop, o meglio una frenata.
Con una lettera del cardinale Lous Ladaria Ferrer, prefetto dell’ex Sant’Ufficio, si raccomanda di «dialogare tra vescovi al fine di preservare l’unità della conferenza episcopale di fronte ai disaccordi su temi controversi» ed evitare in tutti i modi «la formulazione di una posizione nazionale».
Nelle pagine di questo dossier del Timone di giugno affrontiamo la questione della dignità con cui accostarsi alla comunione per cercare di fornire alcuni criteri, validi per tutti, utili a comprendere i termini del problema e del dibattito in atto negli Stati Uniti.
Il dossier, con un’intervista esclusiva al vescovo di Springifield, Thomas Paprocki, è di Lorenzo Bertocchi, Giulia Tanel e interventi di Mauro Gagliardi e padre Serafino Tognetti che ci aiutano a comprendere come accostarsi all’eucaristia e quali sono i frutti di una Comunione ben fatta… [per leggere il dossier acquista Il Timone di giugno o abbonati]
Potrebbe interessarti anche