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Fazzoletti celesti per ricordare che l’Argentina non si arrende all’aborto
NEWS 19 Maggio 2021    di Redazione

Fazzoletti celesti per ricordare che l’Argentina non si arrende all’aborto

I fazzoletti celesti sono stati consegnati in oltre 50 comuni della capitale per ricordare i tre anni dal loro utilizzo come simbolo nella causa pro-vita e l’inizio della campagna elettorale del Partito Celeste, che riunisce candidati pro-vita che si contenderanno quote parlamentari alle elezioni di ottobre 2021. I fazzoletti sono stati consegnati da volontari del Partito Celeste e della More Life Foundation, una Ong dedicata alla difesa della vita dei più vulnerabili e delle donne. Il segretario generale del Partito Celeste, Claudio Venchiarutti, ha detto che l’accoglienza è stata positiva in quanto «in ogni quartiere la gente ha abbracciato la speranza che nel 2021 possano votare per una nuova politica basata sui valori della vita, della famiglia e della repubblica».

A sua volta, Ayelén Alancay, leader della Fundación Más Vida, si è detta felice e grata che «le persone nei quartieri abbiano espresso il loro malcontento per la legge» sull’aborto. L’Argentina «ha un’opposizione molto ampia verso la legge sull’aborto» e nonostante la sua attuale validità «le porte rimangono aperte per partecipare ad attività a favore della vita. La gente ci accompagna in questo grido». In questo senso, il leader di Más Vida ha ricordato che la frase «Qui nessuno si arrende», utilizzata dagli argentini nonostante l’approvazione della legge sull’aborto del 30 dicembre 2020, rimane in vigore più che mai. «Oggi tutti i pro-life sono moderni abolizionisti che lottano per i diritti umani. Sono convinta, ed è quello che trasmettiamo a tutte le persone che sostengono la causa, che oggi stiamo scrivendo la storia, le linee che i nostri figli e i nostri nipoti sicuramente leggeranno in futuro. Quindi dobbiamo far sentire la nostra voce in modo da poter abolire questo flagello dell’aborto».

La legge sull’aborto, promessa elettorale del presidente argentino Alberto Fernández, è stata discussa nel dicembre 2020 al Congresso. Da allora, organizzazioni pro-life, avvocati e giudici hanno cercato di dichiarare la legge incostituzionale in diverse province. Inoltre, vi sono state numerose dichiarazioni di obiezione di coscienza e formazione per medici, personale sanitario e cliniche.

Papa Francesco ha incontrato giovedì scorso il presidente argentino Alberto Fernandez. Nel colloquio, durato solo 25 minuti, ci si è soffermati sulla situazione del Paese, con particolare riferimento ad alcune problematiche come la gestione dell’emergenza pandemica, la crisi economico-finanziaria e la lotta contro la povertà. Il segretario del culto del governo argentino, Guillermo Oliveri, ha assicurato che il presidente Alberto Fernández e papa Francesco non hanno parlato di aborto, ma della pandemia e del debito estero.


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