La Casa Bianca ha emesso martedì 29 dicembre un proclama in cui elogia San Tommaso Becket, un arcivescovo inglese martirizzato 850 anni fa dopo un conflitto con il re Enrico II sui diritti della Chiesa. «Prima che la Magna Carta fosse redatta, prima che il diritto al libero esercizio della religione fosse sancito come la prima libertà dell’America nella nostra gloriosa Costituzione, Tommaso Becket ha dato la sua vita in un modo attraverso il quale, come ha detto, “la Chiesa raggiungerà la libertà e la pace”», il Presidente Donald Trump ha scritto nella proclamazione per l’850°anniversario del martirio di Becket.
«Per onorare la memoria di Tommaso Becket, i crimini contro le persone di fede devono cessare, i prigionieri “di coscienza” devono essere rilasciati, le leggi che limitano la libertà di religione e di credo devono essere abrogate e i vulnerabili, gli indifesi e gli oppressi devono essere protetti. La tirannia e l’omicidio che sconvolgevano la coscienza del Medioevo non devono mai ripetersi. Finché resisterà l’America, difenderemo sempre la libertà religiosa. Preghiamo per i credenti religiosi ovunque che subiscono persecuzioni per la loro fede. Preghiamo in particolare per i loro coraggiosi pastori – come il cardinale Joseph Zen di Hong Kong e il pastore Wang Yi di Chengdu – che sono instancabili testimoni della speranza», ha aggiunto il proclama di Trump.
Becket fu, infatti, cancelliere del Regno d’Inghilterra e dal 1152 venne nominato arcivescovo di Canterbury e primate d’Inghilterra nel 1162 da Enrico II, con il quale ebbe una profonda amicizia legata da uno scambio di interessi. In seguito a queste nomine però, Tommaso mutò gli interessi, difendendo solo il clero e non più quelli del sovrano. Si oppose quindi ad alcune leggi volute fortemente dal sovrano, tra cui le Costituzioni di Clarendon che avrebbero posto la Chiesa sotto l’autorità del re. Enrico II si arrabbiò e spinse Becket a fuggire in Francia. Qui fu accolto da Luigi VII. Dopo parecchi anni, in un periodo di tregua, Enrico II si recò in Francia e incontrò anche Tommaso, al quale chiese di ritornare in patria. Becket nonostante non fosse molto convinto, rientrò in Inghilterra. Qui, però, il 29 dicembre 1170, quattro cavalieri entrarono nella cattedrale di Canterbury e, proprio durante gli uffici divini, uccisero l’arcivescovo. Non si seppe mai se l’ordine fu inviato dal re o da qualche signorotto in cerca di gloria.
«Quando l’Arcivescovo si rifiutò di permettere al Re di interferire negli affari della Chiesa, Tommaso Becket si trovava all’incrocio tra Chiesa e Stato. Quella posizione, dopo secoli di oppressione religiosa sponsorizzata dallo stato e guerre di religione in tutta Europa, alla fine ha portato all’istituzione della libertà religiosa nel Nuovo Mondo», afferma la proclamazione di Trump.
«Il martirio di Tommasoo Becket ha cambiato il corso della storia. Alla fine ha portato numerose limitazioni costituzionali al potere dello stato sulla Chiesa in tutto l’Occidente. In Inghilterra, l’omicidio di Becket portò alla dichiarazione della Magna Carta, 45 anni dopo che afferma: “[La] chiesa inglese sarà libera, i suoi diritti non saranno diminuiti e le sue libertà non saranno danneggiate”.»
«La morte di Tommaso Becket serve come un promemoria potente e senza tempo per ogni americano che la nostra libertà dalla persecuzione religiosa non è un semplice lusso o un incidente della storia, ma piuttosto un elemento essenziale della nostra libertà. È il nostro inestimabile tesoro ed eredità. Ed è stato acquistato con il sangue dei martiri», ha aggiunto il presidente. La dichiarazione di Trump ha chiesto la fine della persecuzione religiosa. «Una società senza religione non può prosperare. Una nazione senza fede non può resistere, perché giustizia, bontà e pace non possono prevalere senza la grazia di Dio», ha concluso. (Fonte)
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