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Il goffo laicismo del “signor” Cirinnà, che toglie Gesù al Natale
NEWS 17 Dicembre 2020    di Andrea Zambrano

Il goffo laicismo del “signor” Cirinnà, che toglie Gesù al Natale

Abbiamo i ministri della Repubblica che ci informano che Gesù non è nato a mezzanotte, non potevamo certo farci mancare il sindaco che toglie Gesù dal Natale. Che poi, un Natale senza Gesù sarebbe una bestemmia come il brodo i cappelletti senza il brodo o il Dpcm senza l’annuncio thriller delle dieci di sera: perde tutto il suo gusto. Ma se il sindaco è piddino e marito dell’onorevole Monica Cirinnà, si può anche fare. Dio li fa, poi li accoppia e li manda a coprirsi di ridicolo in giro per le istituzioni.

Etserino Montino, consorte della madrina della legge sulle unioni civili, è il primo cittadino di Fiumicino e come sindaco ha proposto un’ordinanza tramite l’assessorato alla scuola che in questi giorni pandemici ha dovuto bloccare tutte le recite natalizie nelle scuole. Coì è nata l’iniziativa “Natale da Star”, una carrellata di video di auguri fatti dai bambini. Partecipare è semplice, le specifiche richieste ai bambini della città sono molto semplici: fate quel che volete, ma non mandate riferimenti religiosi. Già me li immagino: «Tu scendi dalle stelle, o alieno del cielo e porti una caciotta per il nostro sfacelo». Oppure: «Astro del ciel, mite agnello cotto al vapor…». La cosa è stata subito cavalcata dalle opposizioni, Lega in testa che si sono stracciate le vesti: «Il Natale è una festa cristiana che celebra la nascita di Gesù. E’ singolare che l’assessore alla scuola di Fiumicino, a nome dell’amministrazione comunale, decida di invitare le scuole a festeggiare la ricorrenza senza riferimenti religiosi, declassando così il Natale a una festa pagana».

Ma la cosa non è sfuggita neanche alla diocesi di Porto Santa Rufina, che ha scritto un commento al vetriolo per commentare la castroneria del comune. «Si parla tanto oggi di accoglienza e di rispetto per ogni uomo. All’umanità questo lo ha insegnato Gesù Cristo, colui che a Natale viene festeggiato. Ecco perché non si capisce, né si può condividere, la scelta degli amici dell’Amministrazione di Fiumicino di augurare “Buon Natale” con i canti dei nostri bambini, evitando accuratamente ogni riferimento a questo Bambino», scrive il sacerdote diocesano don Roberto Leoni.

Ha proprio ragione, non si capisce. Però se si guarda l’albero da cui viene il frutto, un po’ si capisce. Certo, aspirare a quanto detto dalla presidente della comunità di Madrid nell’inaugurare il presepe sarebbe troppo per i piddini di casa nostra. Basterebbe limitarsi al rispetto per le relazioni di buon vicinato. Il fatto è che un Natale senza Gesù non sarebbe nulla, renderebbe vana la nostra fede e vuoto il festeggiamento. Parlano di laicità e intanto fanno macerie attorno a loro. E’ laicismo, e anche dei più prepotenti e goffi, invece.


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