L’arcivescovo di Miami, monsignor Thomas Wenski, ha affermato che nessun cattolico dovrebbe votare per un candidato a favore dell’aborto alle prossime elezioni presidenziali e per la Camera dei rappresentanti negli Stati Uniti del 3 novembre.
«Per i cattolici, la difesa della vita e della dignità umana non è una “causa ristretta”, ma uno stile di vita. Come dice Papa Francesco, “la vita umana è sacra e inviolabile”». Per questo, ha sottolineato il prelato, «nessun cattolico dovrebbe votare a favore di un programma politico o di una legge che contraddice i principi fondamentali della nostra fede. Un elettore che ha votato per un candidato proprio perché favorevole all’aborto sarebbe certamente colpevole di peccato, oggettivamente parlando».
L’Arcivescovo ha riconosciuto che qualcuno potrebbe «prendere una decisione prudenziale e votare un candidato per altri motivi, anche se quel candidato fosse a favore dell’uccisione di bambini non nati o dell’eutanasia legalizzata, ma una tale decisione dovrebbe essere valutata con molta attenzione, dato la manifesta cooperazione del candidato al male (l’abilitazione all’aborto). Pochissimi candidati condividono una preoccupazione costante per la vita e la dignità umana e questo dimostra che, come cattolici, dovremmo essere più – e non meno – impegnati nella vita politica».
Monsignor Wenski ha sottolineato che di fronte a questa realtà, «la Chiesa offre un quadro morale specifico che dovrebbe guidare l’elettore nel prendere decisioni prudenziali su chi sono i “migliori” candidati o, come purtroppo accade troppo spesso, chi sono i candidati “meno peggio”. Il Prelato ha poi affermato che «la priorità per i poveri, la tutela della vita familiare, la ricerca della giustizia e la promozione della pace, sono priorità fondamentali della tradizione morale cattolica, che non possono essere ignorate o trascurate. Tuttavia, l’aborto è una grave violazione del diritto umano più fondamentale: il diritto alla vita, che è insito in tutti gli esseri umani e che è alla base di tutti gli altri diritti che abbiamo.
L’arcivescovo ha inoltre affermato che «i cattolici nella vita pubblica, siano essi democratici o repubblicani, devono agire seriamente e responsabilmente su molte importanti questioni morali. La nostra fede ha un’unità integrale che chiama i cattolici a difendere la vita e la dignità umana ogni volta che sono minacciati. Che alcuni cattolici nella vita pubblica promuovano posizioni sulla vita umana non coerenti con la loro fede cattolica è uno scandalo e, sebbene possano affermare di essere cattolici “praticanti”, è ovvio che hanno bisogno di praticare molto di più, finché non lo fanno bene». (Fonte)
Potrebbe interessarti anche