E’ un grande sacrilegio, un escamotage per dire che in fondo il Corpo di Cristo non è altro che un simbolo. Ma è mascherato da iniziativa pseudo artistico pastorale, un inganno avvalorato da oltre 60 preti bavaresi che ormai non riescono più ad accorgersi della differenza tra un falso e l’originale e che la dice lunga sulla deriva protestante della Chiesa tedesca.
L’arcidiocesi di Monaco ha approvato un’iniziativa più che discutibile, che dovrebbe celebrare il Santissimo Sacramento, invece lo svilisce. E il bello è che nessuno o quasi se n’è accorto.
Si tratta di una serie di shooting fotografici nei quali il protagonista è Lui: Gesù eucaristico nell’ostensorio. Gesù ovviamente non è lui, perché l’Ostia Magna utilizzata nel servizio fotografico non è consacrata, ma l’obiettivo è elaborare artificialmente il messaggio del Corpus Domini. A crearlo due “consiglieri pastorali”, Michael Raz e Johannes van Kruijsbergen, titolo che ecclesialmente parlando, non rappresenta nulla nella scala gerarchica, ma che viene usato come se si trattasse di due generali di brigata.
I due “geni” hanno pensato di mostrare alle persone che Dio è in mezzo a noi, in mezzo al mondo, in ogni momento. Ci può stare. Ma per farlo hanno fotografato l’ostensorio nei posti più disparati: in un parco giochi, su una panchina, su un attraversamento pedonale, in una macchina, accanto a un cantiere, su un tratto d’acqua in un parco, e così via. Curioso che in nessuno dei luoghi compaia la chiesa che, del Santissimo, sarebbe l’unico posto. Curioso e provocatorio.
Ma ciò che sfiora il sacrilegio è il fatto che si cerchi di instillare nella mente del lettore poco accorto una sorta di immanentismo contemporaneo. Gesù è dappertutto, è nel mondo, ma è un orpello decorativo del nostro vivere quotidiano. E’ una presenza discreta e comoda. Rassicurante, ma in fondo poco coinvolgente. E’ paesaggio, è simbolo di un Dio lontano nei Cieli e chiuso in una chiesa. Che esce non per essere adorato, ma soltanto visto.
L’unico modo per considerare Gesù in mezzo a noi è quello di adorarlo. E’ l’adorazione e non la semplice vista l’unico modo per considerare Gesù in mezzo a noi. Non è necessario ricordare che il Santissimo Sacramento non deve essere portato in giro semplicemente per fornire una photo opportunity, ma è vita che passa nelle nostre case. E’ Gesù che passa mentre Zaccheo si arrampica sul sicomoro. In questo una vecchietta che si affaccia alla finestra mentre passa l’ostensorio durante la processione del Corpus Domini rievoca la stessa scena e probabilmente gli stessi sentimenti.
Ovviamente mettendo al posto dell’ostia consacrata una non consacrata il messaggio che passa è che ciò che conta è la vista, il simbolo, non conta la presenza reale, non conta Lui ma solo ciò che Lui rappresenta mentre è con noi e svanisce quando viene riposto in un cassetto. Guarda caso è il programma del protestantesimo ma in Germania ormai la cosa non fa neanche più scalpore.
Foto: Erzbistum München / Facebook
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