La Madonna appare. Non solo a Rue du Bac, Lourdes, Fatima, Guadalupe e Medjugorie: la Vergine santa si è manifestata e ancora si manifesta a uomini e donne di ogni estrazione socio-culturale ed epoca storica, nei luoghi più disparati della terra, siano essi metropoli o piccoli villaggi. Come ogni mamma, è una presenza costante e premurosa, sempre accanto ai suoi figli per ricondurli al Figlio.
Di tali apparizioni e manifestazioni Rino Cammilleri offre una ricognizione molto documentata ma condensata in brevi schede nel suo recente volume Tutti i giorni con Maria (Ares 2020, pp. 760). Si tratta di un vero e proprio calendario mariano, in cui l’autore si cimenta nell’impresa di ordinare per data e giorno le innumerevoli apparizioni della Madre celeste. C’è dunque ampio spazio per quelle ufficialmente riconosciute dalla Chiesa; per quelle oggetto di culti locali, alla base dell’edificazione di santuari dedicati e di «rinnovate forme di devozione che ancora perdurano», o per descrivere alcune manifestazioni soprannaturali che La riguardano, in cui «la Madonna si limita a muovere (miracolosamente, ovvio) gli occhi o la mano in un quadro o una statua che la raffigura, oppure a piangere».
Nella prefazione Cammilleri offre provocatoriamente anche uno spunto di riflessione ai teologi, mediante un’acuta osservazione, ossia «la predilezione della Madonna per le pastorelle, preferibilmente sordomute e magari dalla nascita. Be’, un sordomuto nato che improvvisamente parla e sente è la migliore prova della verità di un’apparizione. Ma forse c’è anche qualcos’altro. Esiste, infatti, una specie di favor pastoris che percorre tutta la Bibbia, a cominciare da Abele, passando per Davide e i pastori di Betlemme, per finire con Cristo che si autoqualifica Buon Pastore».
La prima apparizione mariana di cui si abbia notizia è quella della Vergine del ‘Pilar’ (colonna di granito) a San Giacomo il Maggiore, avvenuta il 3 gennaio del 40 a Saragozza. A tale santuario è legato uno dei miracoli più incredibili e sorprendenti della storia. «La sera del 29 marzo 1640 a Calanda, in Aragona, il giovane contadino spagnolo Miguel Juan Pellicer, privo di una gamba, si svegliò con due gambe. Non si trattò di una ‘ricrescita’, perché la nuova gamba era la vecchia, la sua insomma, quella che gli era stata amputata a suo tempo. Cocciutamente fiducioso nella Vergine, tutte le sere ungeva il moncherino con l’olio della lampada che ardeva davanti alla statua della Madonna-sul-Pilastro».
A Garbagna di Tortona (Alessandria) il 26 gennaio 1321 la Madonna appare a una pastorella sordomuta per comunicarle che avrebbe riportato la pace nelle lotte tra guelfi e ghibellini se gli abitanti del paese avessero costruito una chiesa in suo onore. Facendo seguito all’invito, la giovane si precipita dai compaesani «che le credettero quando si accorsero che parlava speditamente». Una storia simile accade a Valleluogo di Ariano Irpino (Avellino) nel tardo medioevo e porta all’edificazione di una cappella dedicata alla Madonna invocata per questo quale ‘Salute degli infermi’. In tempi più recenti, il 5 gennaio 1924 a Cernusco sul Naviglio l’intercessione della Vergine guarisce in maniera immediata e totale una suora cieca e paralizzata, quale segno visibile per tutti della veridicità dell’apparizione che quest’ultima aveva ricevuto.
Il 13 gennaio 1933 a Banneaux in Belgio Maria appare quale ‘Madonna dei Poveri’ a una giovane di undici anni, Mariette Béco, che la vede nella neve. In una successiva apparizione alla stessa ragazza, la Vergine fa sgorgare un rigagnolo d’acqua destinato ai malati, proprio come a Lourdes. A Vercelli c’è, invece, addirittura una statua della Madonna dello Schiaffo, «che presenta come un’ecchimosi sulla guancia», a causa di un giocatore che la percosse sulle gote dopo aver perso tutto. Tale fatto si è verificato alla metà del XVI secolo.
Anche il celebre inno dell’Akathistos (“In piedi”) deve le sue origini a un’apparizione della Vergine a san Johannes Koukouzelis (morto nel 1360) il quale, «dopo aver passato ore in piedi a cantarlo, stanco, si addormentò nella stalla del suo monastero. Gli apparve la Madonna in sogno. Gli disse: “Canta per me e non ti abbandonerò”, e gli mise una moneta d’oro in mano. Divenne primo cantore alla Corte di Bisanzio, poi monaco sul Monte Athos e compositore di inni davanti all’icona di Maria». Apparendo a san Pietro Nolasco, il 1 agosto 1218, gli chiede di fondare «un Ordine religioso che si incaricasse di riscattare gli schiavi e i prigionieri cristiani». Nacquero così i Mercedari in onore di Nostra Signora della Mercede.
E ancora, il 20 gennaio 1842 la Madonna appare e converte al cattolicesimo il cuore di Alphonse Ratisbonne, figlio di un banchiere ebreo, che cade in ginocchio nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, dove egli era entrato solo per attendere un amico con una Medaglia Miracolosa nella tasca. Divenuto prete, fonda insieme al fratello, anch’egli sacerdote, la Congregazione di Nostra Signora di Sion, «allo scopo di accogliere gli ebrei diventati cattolici».
«Il 22 gennaio 1980 la Madonna apparve a un diacono del monastero copto di Durunka in Egitto». Dieci anni più tardi, nel 1990, appare ancora nelle grotte sottostanti «a dei monaci circonfusa di luce. È tradizione dei cristiani copti che la Madonna, con san Giuseppe e il Bambino, si siano rifugiati in quella grotta durante la loro fuga in Egitto. Le apparizioni si ripeterono nel 2001».
«La Patrona dell’Honduras è una piccola statua lignea della Vergine, trovata miracolosamente in un campo, il 3 febbraio 1747, da alcuni indios che tornavano dal lavoro», dopo che la Vergine era apparsa qualche giorno prima a un pastore del posto in compagnia di un bambino.
Talvolta la Madonna interviene senza manifestarsi sensibilmente. È successo il 5 febbraio1882, allorquando il vescovo di Haiti, al termine della processione per le strade della capitale Cap Haitien, benedisse il popolo con il quadro della Vergine del Perpetuo Soccorso e, «nel giro di un mese, l’epidemia di vaiolo scomparve completamente».
Dinanzi a molti testimoni, «nel 1789 la Madonna apparve più volte a Saint-Laurent-de-la- Plaine, in diocesi di Angers», accanto a una vecchia quercia che i giacobini fecero abbattere, nel vano tentativo di sradicare la ‘superstizione cattolica’. Ma se la Rivoluzione finì nel Terrore, la fede cattolica rimane salda e la Vergine continua a manifestarsi.
Tra le ultime apparizioni mariane ufficialmente riconosciute dalla Chiesa vi sono quelle avvenute il 28 novembre 1981 a Kibeho in Rwanda a diversi scolaretti africani, spettatori anche della ‘danza del sole’ in cielo come a Fatima e destinatari di visioni storiche profetiche, tra le quali quella dei cruenti genocidi del 1994 e 1995 che avrebbero condotto alla morte circa un milione di persone tra Tutsi e Hutu.
Nonostante la sua mole, la poderosa opera di Rino Cammilleri non assume un taglio accademico, ma ha un carattere divulgativo, per cui si legge piacevolmente, anche perché è ricca di storie e curiosità legate alle apparizioni mariane inedite ai più, radicate nelle tradizioni di culto popolare ma non per questo meno degne di credito. È insomma, per dirla col suo autore, «un semplice Calendario a uso del popolo» da tenersi sul comodino quale ulteriore modo per ogni figlio di lasciarsi accompagnare ogni giorno dalla sua Mamma celeste.
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